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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Fiac S.p.A.
Settore: Macchine e Componentistica
Numero dipendenti: 110
Data: 4 gennaio 2021

In data 4 gennaio 2021, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto in modalità video conferenza il tavolo di crisi FIAC Spa, presieduto da Stefano D'addona, Capo della Segreteria tecnica del Sottosegretario Todde. Hanno partecipato per il Ministero dello Sviluppo Economico Chiara Cherubini, dell’ufficio del Sottosegretario Todde, Davide Amorosi, Dirigente Div Crisi di Impresa, Paola Boscaino e Paola Capone del medesimo ufficio. Hanno altresì partecipato: per la Regione Emilia Romagna l'Assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla e Stefano Mazetti; Giovanni Trombetti e Fausto Tinti per la Città Metropolitana di Bologna; il Sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani; per la Società Atlas Copco Alain Lefranc, Josè Manuel Funcia, Marco Sironi, Linda Di Giacomo, assistiti dall'avv. Antonella Negri dello studio Bonelli Erede; per Confindustria Emilia Romagna Andrea Rossi. Sono intervenute le segreterie nazionali e territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, unitamente alle Rsu.

Il Prof. D'addona ha invitato i rappresentanti aziendali a fornire un aggiornamento riguardo al futuro produttivo del sito di Sasso Marconi (BO) anche tenendo conto dell’Accordo siglato il 17 luglio 2020 presso la Regione Emilia Romagna.

L'avv. Antonella Negri ha precisato che l’Accordo sottoscritto a luglio 2020 è stato attuato in ogni sua parte, compresa la sospensione della procedura di trasferimento e la corresponsione di incentivi all’esodo volontario. Dopo il raggiungimento di tale Intesa si sono svolti diversi incontri con le OO.SS. per individuare una soluzione in grado di contemperare le esigenze aziendali e dei lavoratori. Nonostante il confronto continuo in sede territoriale con le parti sociali e con le istituzioni, non è stato possibile rinvenire delle prospettive di continuità produttiva a Sasso Marconi.
La società ha dichiarato che si è resa disponibile all'adozione di soluzioni in grado di agevolare sia i lavoratori che desiderano accettare il trasferimento, sia quelli che non vogliono accettarlo. Vi è disponibilità a confrontarsi su queste soluzioni.
Per quanto riguarda l’aspetto della reindustrializzazione richiamato nell’accordo suddetto raggiunto in Regione Emilia Romagna -- su apposita richiesta di chiarimento da parte del Prof. D'addona -- l'avv. Negri ha dichiarato che l'Azienda è disponibile ad una reindustrializzazione che riguardi una linea di produzione diversa da quella attuale. In particolare, ha precisato che il Gruppo non ha mai voluto vendere gli asset FIAC, ma solo spostarne la produzione in altro sito. Pertanto, una eventuale reindustrializzazione passerebbe attraverso una differente produzione.
L'Assessore Colla ha sottolineato la necessità di verificare se vi siano altre opzioni per scongiurare il trasferimento poiché l’effetto di tale decisione andrebbe ad impattare negativamente sull’intero territorio e sull’indotto che coinvolge ca. 200 lavoratrici e lavoratori. Ha chiesto all’azienda a voler rivedere la propria decisione anche alla luce del mutato quadro normativo - rispetto a luglio 2020 - che offre nuovi strumenti per il rilancio aziendale ed il sostegno dell’occupazione. In particolare, così come previsto dall’Accordo, ha evidenziato la necessità di promuovere la reindustrializzazione del sito, chiedendo alla Società se fosse disponibile a prendere in considerazione tale percorso nel caso in cui qualche investitore manifestasse interesse in tal senso.
Ha comunicato la disponibilità della Regione Emilia Romagna a costruire con il MiSE e con il Ministero del Lavoro un percorso per sostenere il rilancio del sito.
Ha chiesto, inoltre, alla Società di concedere un termine di 30 giorni per permettere di procedere agli approfondimenti in merito.

L'AD Alain Lefranc, riguardo all’aspetto della reindustrializzazione, ha precisato che la Società, già in occasione delle trattative per la conclusione dell'accordo di luglio, aveva chiarito che non erano in vendita il portafoglio clienti, la produzione e il marchio, che sono integrati all’interno di una strategia di Gruppo per lo sviluppo di prodotti innovativi e strategici. Lefranc ha ribadito che il progetto presentato lo scorso anno è l'unico che può salvaguardare la situazione finanziaria del Gruppo.

Il Prof. D'addona ha evidenziato che permane la disponibilità piena delle MiSE a supportare un progetto di rilancio del sito che sia condiviso dalle Parti, sostenuto con tutti i diversi strumenti disponibili. Ha invitato, pertanto, la Società a prendere in considerazione l’opportunità di prendere del tempo per verificare la possibilità di intraprendere una diversa soluzione, condivisa tra le Parti, anche con il supporto degli strumenti ministeriali.

Le Organizzazioni sindacali hanno precisato che l’accordo di luglio è stato rispettato anche dalle parti sociali, tuttavia, hanno sottolineato la necessità di riaprire la discussione per scongiurare la chiusura dello stabilimento e il trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori. Hanno ribadito la richiesta all’azienda di valutare tutti gli strumenti a livello nazionale e regionale esistenti per soluzioni alternative alla perdita di importanti competenze e realtà imprenditoriali.

Il Sottosegretario Francesca Puglisi, dopo aver sottolineato l’importanza di questo tavolo in cui occorre tutelare sia i livelli occupazionali, sia il territorio, ma anche il marchio storico FIAC, ha palesato la piena disponibilità del Ministero del Lavoro a sostenere un percorso di rilancio del sito. In particolare, con il Fondo Nuove Competenze sarà possibile accompagnare la transizione per la riqualificazione delle produzioni. Per queste ragioni ha chiesto alla Società di voler prendere del tempo per esplorare tutte le possibili soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento.

Il Sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani, ha sottolineato l'importanza di FIAC per tutto il territorio poiché da essa dipendono centinaia di lavoratrici e lavoratori, sia diretti che dell’indotto. Ed infatti, nei comuni limitrofi a quello su cui insiste lo stabilimento, sono presenti molte piccole aziende che possono lavorare anche grazie alla presenza di FIAC. Se dovesse realizzarsi la chiusura dello stabilimento verrebbero a mancare molti posti di lavoro con un consequenziale grave impatto sociale. Il Sindaco, pertanto, ha invitato la società a voler trovare una strada alternativa alla chiusura sul territorio.

Per la Città metropolitana di Bologna è intervenuto il Consigliere Fausto Tinti il quale, dopo aver palesato la vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori, si è associato nella richiesta ai rappresentanti aziendali di voler garantire la continuità della produzione sul territorio.

L’avv. Negri, dopo aver ribadito la volontà dell’azienda di non voler vendere il marchio FIAC e di voler mantenere il business all’interno del Gruppo, ha confermato la disponibilità della Società a confrontarsi rispetto ad un progetto di rilancio che non implichi la cessione del marchio.

Il Prof. D'addona ha colto favorevolmente la diponibilità della Società ad un incontro ed ha stabilito che, già la prossima settimana, sarà possibile avviare un confronto di natura tecnica con Azienda, congiuntamente con la Regione Emilia Romagna, per verificare la possibilità di percorrere una soluzione alternativa al trasferimento della produzione presso altro sito.

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