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Documento: Verbale di riunione
Azienda: FINIX TECHNOLOGY SOLUTIONS S.p.A.
Settore: Prodotti e soluzioni per l’information technology
Numero dipendenti: 140 (sedi: Roma e Milano)
Data: 19 marzo 2020

 

In data 19 marzo 2020 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto l’incontro riguardante la società FINIX TECHNOLOGY SOLUTIONS S.p.A.

L’incontro, che si è svolto in audio conferenza, è stato presieduto dalla dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico. Per la Regione Lazio hanno partecipato l’avv. Giulia Sforza, dell’Assessorato al Lavoro, la dott.ssa Luisa Romano, dell’Assessorato allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive. Per la Regione Lombardia hanno partecipato il dott. Carlo Bianchessi, Dirigente della Struttura Crisi aziendali, il dott. Antonio Genova, funzionario della medesima struttura. Per la società FINIX hanno partecipato il dott. Danilo Rivalta, Amministratore Delegato, il dott. Luca Fumagalli, membro del CDA, il dott. Alessandro Magrini, Responsabile del Personale.

Hanno partecipato CGIL, CISL, FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, FISMIC CONFSAL, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

La dott.ssa Paola Capone ha dato avvio all’incontro invitando il dott. Rivalta, vista la sua recentissima nomina ad Amministratore Delegato, a chiarire le strategie che intende assumere per la guida della Società. In particolare, ha chiesto di voler di rendere note le future strategie industriali, l’eventuale volontà di proseguire il confronto con il sindacato per dare seguito all’ipotesi di accordo per la gestione degli esuberi o di ritirare il licenziamento collettivo.

Il Dott. Danilo Rivalta, in via preliminare, ha fatto sapere che la sua assenza al precedente incontro ministeriale del 2 marzo è stata dovuta alla sua recentissima nomina - avvenuta solo nel pomeriggio del 28 febbraio u.s.- che, con ogni evidenza, gli impediva di avere già in quella occasione, come nelle successive 24/48 ore, una visione chiara sulle strategie industriali e sulla situazione occupazionale. In queste settimane, infatti, si è lavorato per cercare di trovare una soluzione idonea a garantire una continuità aziendale e per portare delle riposte. A ciò si è aggiunta l’imprevista emergenza epidemiologica che ha reso ancora più faticoso il tentativo di delineare un definitivo business plan. Le condizioni economiche sono cambiate così tanto da rendere insostenibile l’accordo che, se dovesse avere seguito, impatterebbe sul bilancio causando il totale default aziendale. Per questa fondamentale ragione la procedura di licenziamento collettivo deve necessariamente proseguire, con la possibilità, di rivedere i termini della bozza di accordo.

Le Organizzazioni Sindacali, in primo luogo, hanno palesato una forte perplessità per la mancata partecipazione dell’AD all’incontro scorso altresì per essersi negato al confronto con il sindacato anche nei giorni a seguire, nonostante una nota di sollecito. Ciò ha dimostrato che le relazioni sindacali sono saltate.

Le OO.SS., CIGL, CISL, in modo unitario, hanno disapprovato e ritenuto totalmente inaccettabile la decisione aziendale di non interrompere la procedura di licenziamento collettivo, come la stessa proposta di cambiare i termini l’accordo in senso peggiorativo. Tutto ciò prova che la Proprietà ha l’unico obiettivo di salvaguardare il proprio patrimonio e non ha alcuna sensibilità verso i lavoratori, che saranno gli unici a pagare le conseguenze di tale disastrosa decisione. Questa è inaccettabile ma anche inspiegabile, soprattutto alla luce delle dichiarazioni rese dalla Società nell’incontro del 26 febbraio u.s. - fase sindacale. I rappresentanti aziendali, invero, in quella occasione avevano fatto sapere che vi era ancora la capienza di 15 Milioni di Euro, parte dei quali sarebbero stati utilizzati a copertura dell’accordo per la gestione dell’esubero. Le OO.SS. hanno chiesto, pertanto, chiarimenti sulla disponibilità di quella somma.

Le OO.SS., CGIL, CISL in modo compatto ed unitario hanno quindi invitato formalmente il dott. Rivalta a voler proseguire il confronto per la definizione dell’accordo, con il presupposto di fornire il piano industriale che si rende quanto mai opportuno alla luce del cambio di A.D. Qualora ciò non fosse possibile, hanno formalmente invocato il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo, per poter riavviare un dialogo sereno con il sindacato e per provare a costruire un percorso che possa portare ad una soluzione, ragionevole e condivisa, a salvaguardia del livello occupazionale.

La necessità della presentazione del piano industriale permane anche nel caso di questa seconda scelta.

L’avv. Giulia Sforza per la Regione Lazio ha osservato che, oggi, la Società non ha fornito alcun chiarimento, tanto auspicato, ai diversi punti interrogativi lasciati in sospeso nei precedenti incontri. La Regione Lazio si è unita alle richieste delle OOSS. In particolare, ha invitato FINIX a rivedere la strategia aziendale unitamente al ritiro della procedura di licenziamento collettivo.

Il dott. Antonio Genova per la Regione Lombardia, dopo aver palesato piena condivisione per le osservazioni e le richieste della Regione Lazio e delle OO.SS, ha precisato che per poter avviare un confronto costruttivo è fondamentale ritirare la procedura. Solo in questo modo sarà possibile valutare in modo sereno le possibili soluzioni da mettere in campo anche da parte della Regione che si è resa disponibile a fare la propria parte.

La dott.ssa Paola Capone ha accolto le osservazioni e le richieste del sindacato e delle Regioni. Ha sottolineato che le Parti Sociali e le Istituzioni in modo unanime hanno palesato la disponibilità a costruire un percorso per la gestione dell’esubero ma ciò è possibile solo ritirando la procedura di licenziamento collettivo. Questa deve intendersi come una opportunità, per FINIX, per intraprendere un confronto sereno e costruttivo che, diversamente, non sarebbe possibile in presenza del “contatore” dei termini della procedura oramai prossimi alla scadenza. L’attuale situazione emergenziale, inoltre, non può essere invocata come una causa determinante della decisione di proseguire i licenziamenti, poiché il recente DL 17 marzo 2020, n. 18, ha previsto degli strumenti di supporto per le aziende e i lavoratori che hanno subito gli effetti derivanti dall’attuale emergenza epidemiologica. La situazione reale del Paese e normativa sono in continua evoluzione, pertanto, si rende ancora più opportuno interrompere qualunque azione unilaterale la cui prosecuzione renderebbe per i lavoratori questa situazione ancora più drammatica. Ha altresì osservato che la Proprietà avrà senz’altro acquisito FINIX perché aveva intravisto una possibilità di rilancio e di sviluppo. La dott.ssa Capone, per tutte queste ragioni, ha formalmente richiesto alla Proprietà, per il tramite del dott. Rivalta, di voler rivedere le proprie decisioni e di ritirare la procedura di licenziamento collettivo, in subordine, di dare seguito all’accordo per la gestione dell’esubero e riavviare i confronto con le OO.SS. Ha richiesto un riscontro, possibilmente, entro la giornata di domani. La dott.ssa Capone ha concluso la riunione con l’auspicio che la Società possa fare un grande sforzo decisionale che, soprattutto in questa fase di emergenza molto delicata per il Paese, è quanto mai necessaria per la salvaguardia del livello occupazionale.

Il dott. Rivalta ha dichiarato di trasmettere le richieste odierne alla Proprietà, impegnandosi a fornire una risposta entro domani.

 

 

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