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Documento: Verbale di riunione
Azienda: CNH Industrial Italia S.p.A.
Settore: Componentistica Automotive
Data: 20 dicembre 2019


In data 20 dicembre 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante la società CNH Industrial Italia S.p.A.

La riunione è stata presieduta dal Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, Ing. Giorgio Sorial. Ha partecipato la dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico; per la Regione Emilia Romagna ha partecipato il dott. Roberto Ferrari, Assessore alle Attività produttive; per la Regione Lombardia ha partecipato il dott. Carlo Bianchessi, Dirigente unità organizzativa lavoro presso Polis Lombardia; per la Regione Piemonte ha partecipato la dott.ssa Elena Chiorino, Assessore all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale, Diritto allo Studio universitario.

CNH INDUSTRIAL hanno partecipato il dott. Vincenzo Retus, Responsabile delle Relazioni Industriali e la dott.ssa Isabella Macrelli.

Hanno partecipato FIM-CISL, FIOM-CIGIL, UILM-UIL, UGL Metalmeccanici, FISMIC, AQCF, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha iniziato l’incontro invitando i rappresentanti aziendali a fornire aggiornamenti sul processo di riorganizzazione di cui si è discusso nel precedente tavolo ministeriale.

Il dott. Vincenzo Retus ha rappresentato la situazione produttiva ed occupazionale dei diversi stabilimenti interessati dal processo di riorganizzazione, soffermandosi su quelli in cui vi saranno dei cambiamenti più significativi. In particolare, nel sito di San Mauro Torinese, a partire da aprile 2020, cesserà la produzione con contestuale avvio della trasformazione dello stabilimento, entro giugno 2021, in un centro logistico ispirato a criteri Industria 4.0 per i ricambi. La realizzazione di questo processo richiederà un investimento di circa 20 Milioni di Euro. L’aspettativa è di gestire entro quella data gli esuberi (circa 110) considerata anche la maturazione per molti dipendenti dei requisiti per il pensionamento anticipato e per la pensione di vecchiaia e la disponibilità a trasferimenti presso altri stabilimenti del Gruppo. Presso il sito di Foggia, al momento, continua la produzione di motori per FCA che terminerà a giugno 2021. Successivamente si ricorrerà ad uno specifico ammortizzatore sociale per i necessari adattamenti dello stabilimento volti ad accogliere la produzione del motore “F5”, appositamente trasferito dal sito di Torino, la produzione di un nuovo motore, per il quale originariamente era prevista la produzione in India e l’internalizzazione di lavorazioni meccaniche, attività tutte che contribuiscono a recuperare gran parte della dissaturazione del plant che si determinerà a seguito della perdita del cliente FCA. Una volta terminato il piano di riorganizzazione lo stabilimento di Foggia amplierà la propria missione produttiva che sarà quella di produttore di motori per tutte le applicazioni leggere on e off road. La sede di Torino perderà il motore “F5” ma inizierà a realizzare nuove produzioni tra cui pacchi batterie per la propulsione elettrica, l’ATS, la cui produzione sarà internalizzata, continuerà inoltre a produrre il motore NEF. Il piano prevede che lo stabilimento di Pregnana Milanese - in cui si realizzano due attività: 1) trasformazione e l’adattamento dei motori, principalmente prodotti a Torino, in marini e industriali; 2) attività logistica nell’ambito del magazzino prospicente lo stabilimento – sia chiuso; le attività di manufacturing saranno trasferite a Torino da giugno 2020 per consentire la saturazione della manodopera del sito, mentre quelle del magazzino saranno trasferite al nuovo centro logistico di San Mauro da giugno 2021. Per questo sito è stato rilevato un esubero totale di 260 dipendenti. La prima fase di dismissione interessa circa 190 dipendenti, notizia che è stata già anticipata alle OOSS in occasione dell’incontro del 5 dicembre u.s. in Regione Lombardia in cui l’azienda ha altresì presentato un piano di gestione del personale che viene confermato e così riassunto. In particolare, nell’ambito della prima attività, vi sono circa 75 quadri ed impiegati di cui una parte potrà essere trasferita in altre sedi del Gruppo con un possibile incentivo economico, nel quantum ancora da definire e circa 15 hanno maturato/matureranno in tempi brevi i requisiti per un trattamento di quiescenza; dei 111 operai, circa 20 che possiedono skills specifiche saranno auspicabilmente trasferiti presso lo stabilimento di Torino per continuare a svolgere la stessa attività, altra piccola parte maturerà i requisiti per il pensionamento, per circa 20 operai vi è possibilità di una ricollocazione presso una importante multinazionale milanese e per alcuni altri di ricollocazione presso altri stabilimenti della CNH Industrial. Questi strumenti ridurrebbero l’esubero di personale, da 190 a circa 75, che potrebbe ulteriormente contrarsi con altri pensionamenti, da verificare sulla base di dati ad oggi non noti all’azienda. La seconda attività - la logistica – che impiega circa 70 lavoratori, cesserà nel 2021. L’azienda sta lavorando per trovare una soluzione per la gestione dell’esubero anche di questi dipendenti. Si sta valutando di richiedere la Cigs di cui all’art. 44 Dl n. 109/2018, con decorrenza giugno 2020, per tutti i lavoratori del sito di Pregnana. Il dott. Retus ha anche fatto sapere che CNH si è resa disponibile alla cessione dello stabilimento di Pregnana Milanese a uno o più investitori interessati al rilancio dell’attività produttiva e all’assorbimento di parte delle eccedenze.

Le Organizzazioni Sindacali, dopo aver sottolineato che in nessun modo dovrà chiudersi lo stabilimento di Pregnana Milanese, hanno richiamato alla necessità di continuare il confronto con la Società per addivenire ad una soluzione diversa dal licenziamento. A Pregnana Milanese occorre una riorganizzazione basata su una solida soluzione industriale che potrebbe essere sorretta da ammortizzatori specifici (es. Cigs per riorganizzazione aziendale) con una durata più lunga rispetto alla Cigs per cessazione proposta dall’azienda. Hanno chiesto a CNH di spostare in avanti le proprie scelte, al fine di instaurare un confronto sereno e costruttivo e che possa portare ad una soluzione positiva. Occorre maggior tempo per la discussione che si auspica possa concludersi con zero esuberi e con l’avvio di un percorso di reindustrializzazione promosso da Cnh o anche da un nuovo investitore.

Il dott. Carlo Bianchessi, per la Regione Lombardia, ha fatto sapere che in Regione è stato avviato un percorso che si muove su due linee direttrici: garantire la continuità produttiva e salvaguardare il livello occupazionale. Ha concordato inoltre con l’avvio di un percorso di riorganizzazione piuttosto che di cessazione. La Regione Lombardia ha la possibilità di mettere in campo appositi strumenti per qualunque investitore voglia produrre all’interno di quello stabilimento. In Regione sarà convocato un incontro di aggiornamento entro febbraio 2020.

La Regione Piemonte si è resa di disponibile ad un confronto in sede regionale e a mettere a disposizione tutti gli strumenti di propria competenza per gestire la situazione industriale ed occupazionale.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha sottolineato la necessità di mantenere in vita il sito di Pregnana Milanese e a tal fine sarà fondamentale proseguire il confronto, tra società e OOSS e Istituzioni, già avviato in sede regionale e al tempo stesso provare ad utilizzare tutti gli strumenti di supporto offerti dal Nostro Ordinamento giuridico. Il tavolo sarà riconvocato fra tre mesi per aggiornamenti con l’auspicio che, medio tempore, si possano fare delle verifiche su eventuali interessamenti all’acquisizione del sito.

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