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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Gruppo Safilo S.p.A.
Addetti: 2600
Settore: Moda e occhialeria
Data: 16 gennaio 2020

Il giorno 16 gennaio 2020 si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro riguardante le sedi produttive in Italia del Gruppo Safilo S.p.A. La riunione era presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Erano presenti il Vice Capo di Gabinetto del MiSE Giorgio Sorial, Chiara Cherubini del MiSE, Giovanni Capizzuto, Adriano Lelli e Francesco Vanin per il Ministero del Lavoro, l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia Stefano Bini, Adriano Coslovich, Lucio Penso, Christian Vaccher e Filippo Damiani della Regione FVG e il Sindaco di Martignacco Gianluca Casali. Per Safilo erano presenti il responsabile HR Alessandro Visconti, Fabio Roppoli COO, assistiti da Franco Gianni di GOP, Claudio Fontanella di Assindustria Veneto Centro, Andrea Gnesin di Confindustria Belluno, Eleonora Toneatto di Confindustria Udine. Erano inoltre presenti le segreterie nazionali e territoriali di FEMCA-CISL, FILCTEM-CGIL e UILTEC-UIL, unitamente alle Rsu.

L’Ing. Sorial ha aperto l’incontro chiedendo all’azienda aggiornamenti circa le dichiarazioni fatte nelle scorse settimane di 700 esuberi tra gli stabilimenti veneti di Longarone, Santa Maria di Sala e Padova e lo stabilimento di Martignacco in Friuli Venezia Giulia e l’annuncio che quest’ultimo sarebbe stato chiuso.

Il dott. Visconti ha dichiarato che l’azienda ha presentato alle parti le scorse settimane un piano industriale che prevede nei prossimi quattro anni un trend di crescita lento ma costante e che tuttavia sconterà la perdita di volumi di questi ultimi anni e la recente perdita di importanti commesse con 700 esuberi tra il Veneto e il Friuli e l’inevitabile chiusura della sede di Martignacco. Ha ricordato che ne è seguito un confronto tra le parti e l’azienda la quale si è dichiarata disponibile a considerare il supporto dei contratti di solidarietà per gli esuberi di Longarone e della cassa integrazione per cessazione per la sede di Martignacco.

L’ing. Roppoli ha precisato che l’azienda ha investito e investirà in Italia a conferma che non vuole disimpegnarsi dalle produzioni italiane.

Le Organizzazioni Sindacali hanno condannato la posizione dell’azienda e chiesto la presentazione di un piano industriale più dettagliato e meno incentrato sul taglio dei costi del personale, chiedendo l’inizio di un confronto per arrivare a soluzioni condivise di tenuta industriale e sociale.

L’Assessore Bini ha dichiarato che la decisione unilaterale di chiusura della sede di Martignacco è inaccettabile ed ha richiamato il recente incontro del tavolo regionale per ribadire la richiesta all’azienda di utilizzare lo strumento dei contratti di solidarietà per la sede friuliana al fine di avere il tempo necessario per sviluppare un confronto con le parti e le istituzioni sulle possibili soluzioni.

Il sindaco di Martignacco, sottolineando il danno sociale che deriverebbe dalla chiusura di uno stabilimento che si trova nel territorio da più di trenta anni, si è associato alle richieste della Regione FVG.

Il Ministro Patuanelli ha precisato che avrebbe preferito che l’Amministratore Delegato del Gruppo fosse stato presente alla riunione del tavolo ministeriale. Ha chiesto all’azienda di illustrare alle parti il piano industriale in un incontro di coordinamento nazionale. Successivamente verrà riconvocato il tavolo ministeriale con l’obiettivo di iniziare un percorso di confronto con le parti e le istituzioni per arrivare a soluzioni condivise che mettano in campo tutti gli strumenti e le azioni possibili per la salvaguardia delle produzioni italiane del Gruppo e delle sue maestranze.

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