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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Honeywell Garrett Motion Italia S.r.l
Settore: Automotive
Data: 2 Dicembre 2019

Il giorno 2 dicembre 2019 si è svolto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il tavolo di monitoraggio sul sito produttivo della Ex Honeywell di Atessa (CH). L’incontro è stato presieduto dalla Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, dott.ssa Alessandra Todde, e dal Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial. Ha partecipato la dott.ssa Paola Capone della Struttura per le crisi di impresa del Mise.

Per la Regione Abruzzo hanno partecipato l’Assessore al Lavoro, dott. Piero Fioretti, e l’Assessore alle Attività Produttive, dott. Mauro Febbo.

La società Garrett Motion Italia S.r.l (ex Honeywell) è stata rappresentata dall’ing. Fernando Marafon, assistito dal dott. Gabriele Cirieco, della Strategic Advice. La Baomarc Automotive Solutions S.p.A. è stata rappresentata dal dott. Andrea Mazzesi.

Per Invitalia è stato presente il dott. Paolo Praticò.

Hanno inoltre partecipato FIM CISL, FIOM CGIL, UIL UILM, UGL Metalmeccanici, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha iniziato l’incontro ricordando gli impegni assunti nel corso dell’ultimo incontro da parte delle due aziende che ha invitato a fornire aggiornamenti, in modo particolare, sullo stato del passaggio formale di proprietà nonché sul reinserimento dei lavoratori.

Il dott. Andrea Mazzesi di Baomarc ha fatto sapere che lo scorso 29 novembre è stato stipulato il preliminare per l’acquisizione della ex Honeywell mentre il closing della cessione sarà perfezionato entro il 31 dicembre 2019, così come stabilito come dagli accordi originari tra le due società e dallo stesso preliminare. Ha chiarito, inoltre, che l’allungamento dei tempi per la stipula del preliminare non è assolutamente stato causato da Baomarc che rimane ferma rispetto al piano presentato nello scorso dicembre 2018. Ha confermato, inoltre, che i colloqui di preselezione degli ex-dipendenti Garrett avranno luogo presso il proprio sito di Lanciano a partire da gennaio 2020 con l’obiettivo di verificarne le skills e definire il piano di inserimento nel nuovo percorso di reindustrializzazione.

L’Ing. Fernando Marafon di Garrett Motion ha specificato che il ritardo nella stipula del preliminare è stato causato dalla necessità di procedere alla stima del valore di alcuni cespiti - facenti parte del complesso aziendale oggetto di cessione - che erroneamente non erano stati ancora inseriti nel contratto. Questo aspetto è stato rilevato dai consulenti societari solo nei giorni immediatamente precedenti la stipula dell’atto. Tale rilievo ha reso necessario la stesura della lista delle attrezzature con i relativi valori ed il suo successivo invio alla Baomarc che, solo dopo la sua accettazione, ha permesso la firma del preliminare.

La Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, dott. Alessandra Todde, ha affermato che le due Società hanno disatteso gli impegni assunti in sede ministeriale così da mancare di rispetto sia alle Istituzioni sia ai lavoratori che da mesi sono in attesa di una riassunzione. Ha richiesto alle aziende una maggiore trasparenza e serietà che potranno dimostrare solo con fatti concreti ossia rispettando gli impegni assunti in sede istituzionale compresi quelli contenuti nel piano industriale presentato al Mise.

Il dott. Mazzesi ha fatto presente alla Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico, dott.ssa Alessandra Todde, che da parte di Baomarc non vi è stata nessuna mancanza di rispetto né verso le Istituzioni né verso i lavoratori ex Garrett, al contrario Baomarc attende da mesi di poter realizzare il piano presentato nel dicembre 2018.

Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso forti perplessità per l’eccessivo dilungarsi delle operazioni contrattuali ed in particolare hanno ritenuto negligente ed inaccettabile il comportamento della Garrett Motion di tralasciare degli importanti aspetti contrattuali. Vi è l’urgenza di attivarsi per chiudere la cessione e ripartire con l’attività produttiva. In questi mesi è scaduto il periodo di Naspi per molti lavoratori, mentre nei mesi di aprile/maggio scadrà per altri, che non avranno più alcuno strumento di tutela. Hanno chiesto a Baomarc di comunicare con chiarezza il cronoprogramma che indichi in modo preciso la tempistica della reindustrializzazione e gli effetti del contratto definitivo sulla sorte dei lavoratori, sia quelli interessati dal percorso di reinserimento (stimati 162) che quelli che non vi rientrano. Per questi ultimi, in particolare, hanno chiesto a Boamarc se ha la possibilità di attivare degli specifici strumenti.

L’Assessore Mauro Febbo, dopo aver espresso perplessità sulle ragioni dell’allungamento dei tempi, ha fatto sapere che la Regione ha sin dall’inizio palesato la propria disponibilità a favorire il processo di reindustrializzazione in cui ancora crede. Pertanto ha auspicato che vengano rispettati gli impegni assunti oggi in questo tavolo. L’Assessore Pietro Fioretti, dopo aver condiviso l’intervento del collega, ha sottolineato la necessità di conoscere con chiarezza e precisione il numero dei dipendenti che non potranno essere inseriti nel piano di reindustrializzazione di Baomarc, in modo che la Regione possa verificare gli strumenti da mettere in campo per fornire loro delle adeguate forme di tutela sotto il profilo occupazionale.

Il dott. Mazzesi ha sottolineato che il Piano Industriale presentato al Mise è ancora valido. Il piano prevede due momenti per l’assunzione di una parte dei lavoratori della ex Honeywell: nella prima fase è prevista l’assunzione di 110 persone; nella seconda fase l’assunzione di ulteriori 52 persone, per un totale di 162 dipendenti. Il cronoprogramma è incluso nello stesso piano presentato al Mise nel dicembre del 2018. Baomarc ha sin dall’inizio chiarito che sulla base delle previsioni dell’attuale Piano potranno essere assunti solo 162 e non tutti gli ex dipendenti di Honeywell. Ha ribadito che tutti i lavoratori saranno sottoposti a colloqui che partiranno a gennaio e si concluderanno entro febbraio. Vi è inoltre l’urgenza di assumere i primi 20 lavoratori per ripartire con la produzione, come già spiegato nello scorso incontro di agosto. Molti Cv sono stati già valutati. Baomarc ha fatto sapere che rispetterà il cronoprogramma indicato nel Piano.

La UGL metalmeccanici, ha riferito che “sia urgente quanto funzionale alle operazioni di reindustrializzazione- procedere in modo sistematico, ovvero ad un accordo quadro tra Baomarc, parti sociali, regione Abruzzo al fine di definire un cronoprogramma delle fasi da attuare, teso a perimetrare in primis modalità e criteri di assunzione, attraverso elementi “oggettivi” chiari ed insindacabili riferibili alla manovalanza diretta lasciando alla Baomarc spa piena discrezionalita’ di scelta per le professionalità specifiche medio alte; allo stesso modo e come punto successivo nell’accordo quadro di cui sopra – e come già ampiamente relazionato a livello documentale, ritiene indispensabile che la società Baomarc spa attivi di concerto con Invitalia spa, regione Abruzzo e parti sociali un percorso finalizzato all’attivazione di un “contratto di sviluppo” che possa essere di sostegno e di aiuto economico e finanziario al piano industriale presentato al Mise da una parte - e dall’altra, valutare percorsi e possibilità circa l’attivazione di cassa integrazione di concerto con il Ministero del lavoro, nonché l’ausilio della regione Abruzzo in materia di politiche attive in primis di riqualificazione professionale per i lavoratori, avendo come obiettivo ultimo l’ipotesi di riassunzione in blocco dei primi 110 lavoratori in un’ottica di miglioramento del piano industriale medesimo”.

Il Vice Capo di Gabinetto, Ing. Giorgio Sorial, ha concluso l’incontro prendendo atto della sottoscrizione del contratto preliminare tra le due Società ed ha proposto la convocazione di un nuovo tavolo agli inizi di gennaio per verificare l’avventa sottoscrizione del contratto di cessione ed il rispetto degli impegni assunti nei confronti dei lavoratori nonchè per trovare insieme nuove soluzioni per la restante parte di lavoratori rimasti fuori dal piano di reindustrializzazione.

 

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