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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Siderurgica Triestina Srl (Gruppo ARVEDI)
Settore: Metallurgia- siderurgia
Numero dipendenti: 540 ca
Data: 18 settembre 2019

In data 18 settembre 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante la situazione della Ferriera di Servola della società Siderurgica Triestina Srl del Gruppo Arvedi.
La riunione è stata presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico, On. Stefano Patuanelli. Ha partecipato il Vice Capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico, Ing. Giorgio Sorial, il dott. Bernardo Sera, Funzionario della Segreteria Tecnica del Ministro.
Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha partecipato la dott.ssa Manuela Gaetani, Dirigente della DIV VI della Direzione degli Ammortizzatori sociali e della Formazione.
Per la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno partecipato il Presidente, dott. Massimiliano Fedriga, unitamente al Capo di Gabinetto, dott.ssa Isabella Topazzini, il dott. Sergio Emidio Bini, Assessore alle Attività produttive; la dott.ssa Alessia Rosolen, Assessore al lavoro; il dott. Fabio Scoccimarro, Assessore alla Difesa dell’Ambiente, all’Energia e sviluppo sostenibile, unitamente all’ing. Massimo Canali, Direttore centrale della Direzione difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile e alla dott.ssa Debora Bendinelli P.O. Coordinamento in materia di accordi di programma, intese interistituzionali, procedure d’infrazione e mission il dott. Luca Antonicelli, P.O. Ammortizzatori Sociali e Relazioni industriali.
Per il Comune di Trieste hanno partecipato il Sindaco, dott. Roberto Dipiazza, ed il Direttore Generale, dott. Santi Terranova.
La Siderurgia Trestina Srl (Gruppo Arvedi) è stata rappresenta dal dott Mario Caldonazzo, assistito dal dott. Giampietro Castano.
Ha partecipato il Presidente dell’Autorità Portuale Trieste, dott. Zeno D’Agostino.
Per Invitalia è stato presente il prof. Ernesto Somma.
Hanno partecipato CISL e CGL, nazionali, FIOM CGIL, FIM CGIL, UIL UILM, UGL Metalmeccanici, FAILMS, USB Lavoro Privato, nazionali e territoriali, unitamente alle RSU.

Il Ministro dello Sviluppo Economico, On Stefano Patuanelli, ha dato inizio all’incontro sottolineando la necessità di delineare presto un percorso condiviso che possa garantire il rilancio dell’attività produttiva e portuale e allo stesso tempo la salvaguardia dell’intero livello occupazionale.
Il Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial, ha invitato la società a voler rappresentare il suo progetto sul futuro della Acciaieria e dei dipendenti coinvolti.
Per la Siderurgia Trestina è intervenuto il dott. Mario Caldonazzo il quale ha sottolineato l’impegno profuso dal Gruppo Arvedi per il rilancio del sito produttivo sin dal momento dell’acquisizione della Ferriera. In particolare, ha ottemperato ad ogni prescrizione (comprese quelle in materia ambientale) derivante dall’Accordo di Programma del 2014. La Società ha investito complessivamente 254 milioni di Euro per riportare in vita la Ferriera che aveva rilevato in una situazione di totale abbandono. Ha assunto ben 600 lavoratori nonostante l’Accordo di Programma ne prevedesse solo 400. A seguito della richiesta della Regione Friuli di interrompere la produzione a caldo, il Gruppo si è reso immediatamente disponibile ad avviare un dialogo costruttivo con la stessa Regione e con le altre Parti presenti all’incontro al fine di addivenire ad una soluzione idonea a potenziare e a rilanciare l’attività industriale altresì a salvaguardare il livello occupazionale. Il dott. Caldonazzo ha fatto sapere che la Società ha intenzione di rimanere a Trieste e di realizzare un progetto che ha due importanti obiettivi: la dismissione dell’area a caldo; il potenziamento dell’area a freddo attraverso il consolidamento ed il rilancio dell’attività logistica.
Il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dopo aver ringraziato il Ministro Patuanelli per la disponibilità e sensibilità manifestata nella convocazione repentina di questo incontro, ha chiarito che l’obiettivo fondamentale della Regione è favorire la riconversione dell’area della Ferriera altresì tutelare l’occupazione anche attraverso tavoli paralleli, in sede locale, per coinvolgere le realtà imprenditoriali locali a riassorbire parte dei lavoratori in esubero. Ha richiesto alla Società di stabilire con chiarezza i tempi necessari per la dismissione dell’area a caldo.
Il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, dopo aver ricordato che la vicenda della Ferriera si è protratta per molti anni, ha auspicato che questo tavolo ministeriale sia la l’occasione giusta per far ripartire il sito produttivo anche in prospettiva del rilancio del Porto di Trieste. A tal fine ha inviato tutti i presenti a fare la propria parte attraverso un lavoro congiunto e condiviso.
Il Presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, dott. Zeno D’Agostino, ha chiesto all’ing. Arvedi di chiarire se le aree su cui insiste l’altoforno, a seguito della sua chiusura, verranno utilizzate per il potenziamento dell’attività sull’area a freddo. Ove ciò non accadesse l’autorità Portuale sarebbe interessata a rilevarle in qualità di parte stipulante l’Accordo di programma.
Il dottor Caldonazzo ha chiarito che il potenziamento dell’attività a freddo avverrà sulle attuali aree e non su quella a caldo.
La Uilm Uil nazionale ha espresso delle perplessità sulla decisione di chiudere l’attività a caldo giacché metterebbe in discussione la produzione di 400 mila tonnellate di ghisa. Ha, pertanto, richiesto all’azienda di chiarire se abbia o meno un progetto di riconversione dell’area, quali attività intende esercitare ed il volume dell’investimento. Non vi è chiarezza, inoltre, sulla tipologia e modalità degli istrumenti che Arvedi utilizzerà a tutela dell’ambiente. Ha richiesto al Ministro Patuanelli che questa vicenda venga affrontata e gestita in un unico tavolo istituzionale che dovrà essere quello del MISE.
La Fiom Cgil ha fatto sapere che l’Accordo di Programma può essere migliorato anche con la chiusura dell’area a caldo dello stabilimento ma solo a condizione che ciò non determini esubero di personale. Occorrono garanzie per i lavoratori, in mancanza di queste la Fiom si oppone alla chiusura dell’altoforno.
La Fim Cisl, dopo aver dichiarato di condividere le osservazioni di Uilm e Fiom, ha invitato l’azienda a delineare un percorso chiaro e con tempi ben scanditi per la realizzazione del suo progetto. In particolare, ha chiesto la presentazione di un Piano Industriale dettagliato che tenga conto della salvaguardia del livello occupazionale. In mancanza, Fim Cisl ritiene che l’area a caldo non vada in nessun modo chiusa.

La Usb lavoro privato ha sostanzialmente condiviso le osservazioni delle altre OO.SS., in modo particolare la necessità di avere un Piano Industriale che specifichi il tipo di attività che si vorrà svolgere sull’area a caldo e l’impatto sul livello occupazionale. Ha altresì proposto di voler valutare la possibilità di sviluppare in quell’area un vero e proprio polo di ricerca.

La Failms, dopo aver espresso un giudizio positivo sul percorso istituzionale intrapreso, ha chiesto in che modo si potrà sviluppare la riconversione dell’area su cui insiste l’altoforno. È fondamentale che Arvedi fornisca garanzia sul mantenimento del livello occupazionale.
La Ugl Metalmeccanici ha condiviso le osservazioni della altre OO.SS. e ha richiamato alla necessità di investire anche per potenziare la sicurezza sul lavoro che in nessun modo può essere trascurata.

Il dottor Caldonazzo ha chiarito che il Piano industriale non è stato ancora sviluppato poiché la decisione di chiudere l’area a caldo è recentissima. Tuttavia, ha rassicurato i presenti che vi è la volontà di potenziare l’area a freddo e di fare ogni sforzo per tutelare i dipendenti coinvolti.
Il Ministro dello Sviluppo Economico, on. Stefano Patuanelli, dopo aver chiarito che la produzione dell’acciaio costituisce un’attività produttiva fondamentale per l’economia del Paese, ha sottolineato che il MiSE si prefigge l’obiettivo fondamentale di adottare delle politiche idonee a favorire lo sviluppo anche di nuove tecnologie.
Ha accolto positivamente la disponibilità dei presenti ad avviare un percorso congiunto altresì la sensibilità mostrata da parte dell’azienda sul tema occupazionale.
Ha richiesto alla società di presentare il Piano Industriale, ancorché non definitivo, che permetta di comprendere quali sono gli obiettivi di Arvedi per la Ferriera.
Ha auspicato che da questo tavolo possa essere delineato un percorso condiviso anche a salvaguardia del livello occupazionale e dell’ambiente Nei prossimi giorni sarà convocato il Gruppo di Coordinamento e controllo dell’Accordo di Programma che sarà seguito dalla convocazione di un tavolo di aggiornamento intorno a metà di ottobre.

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