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Documento: Verbale di riunione
Azienda: SGT
Settore: Logistica
Data: 10 Maggio 2019

In data 10 Maggio 2019, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto l’incontro con la società SGT Spa. Alla riunione hanno partecipato Francesco Vanin esperto del Ministro per le imprese, le crisi di impresa e del lavoro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Chiara Cherubini della Struttura per la crisi d’impresa del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonio Genova per la Regione Lombardia, il Commissario Giudiziario Paolo Pizza assistito da Adelio Riva, Roberto Fusari Amministratore Unico di SGT, assistito da Gloria Teti e Vincenzo Maruccio; Zekaj Armand per Tarm, Tramp, Reats e Arditab, Andrea Marano del Consorzio CAI e Andrea Coccia del Consorzio GST. Hanno inoltre partecipato le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e SI Cobas.

La riunione si è aperta con una ricostruzione da parte delle parti delle ultime vicende della società SGT. La società attualmente conta 154 dipendenti diretti operanti nell’area commerciale ed amministrativa e tra i 1000 e i 1500 indiretti impiegati nella logistica e nelle consegne. Era in affitto di ramo d’azienda dalla società SO.GE.TRAS. da cui è stata rilevata a seguito del fallimento di quest’ultima fallisse il 14 dicembre del 2017.
Dopo alcuni tentativi di ricapitalizzazione e l’andamento negativo degli ultimi mesi, ha depositato al Tribunale di Milano ricorso ex art 161 LF il 26 marzo 2019, il Tribunale ha aperto la procedura concorsuale il 4 aprile 2019 concedendo alla società il termine di 60 giorni per il deposito della proposta del piano concordatario. Precedentemente era stato tentato un accordo di subentro come partner da parte della società SDA mai concretizzatosi.
Le attività produttive sono sospese dal 20 marzo 2019 dopo un progressivo calo dai primi mesi del 2019. È emersa l’impossibilità di una continuità aziendale e la necessità di avviare le procedure di licenziamento collettivo. Il 4 aprile 2019 è stata aperta una procedura di licenziamento collettivo per la totalità delle unità lavorative dirette.

L’azienda ha precisato che i licenziamenti sono stati sospesi in attesa dell’incontro presso il Mise.

I fornitori hanno sottolineato che gli ingenti crediti rimasti in sospeso nei loro confronti da parte della società SGT mettono in serio pericolo la continuità delle loro stesse attività. Sono state aperte altre procedure di licenziamento collettivo da parte dei fornitori, alcune chiuse con accordo in sede locale.

Il sindacato Cobas, precisando di rappresentare i lavoratori delle aziende fornitrici, ha dichiarato di non essere stato invitato al tavolo di consultazione per le procedure di licenziamento collettivo.

I rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno precisato al riguardo che i rappresentanti dei Cobas, in alcuni casi sono stati convocati all’esame congiunto per alcune delle procedure di licenziamento aperte dai fornitori e non si sono presentati, inoltre non hanno fatto opposizione nei casi in cui sono stati raggiunti degli accordi in sede di esame congiunto per le suddette procedure.

Le Organizzazioni Sindacali presenti hanno fatto appello al Ministero dello Sviluppo Economico affinchè convochi SDA e ne recepisca un forte impegno sia verso i lavoratori diretti, sia verso i lavoratori indiretti, anche in virtù del verbale di incontro siglato da SDA e Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti il 4 aprile u.s. in cui la SDA Express Courier ha dichiarato la propria disponibilità, laddove SGT collocherà in mobilità i propri dipendenti “ad assumere prevalentemente tale personale tenendo conto delle specifiche competenze professionali” e dichiarandosi inoltre disponibile a tenere in considerazione la richiesta sindacale che “qualora parte delle attività di SGT effettuate tramite fornitori terzi vengano acquisite da SDA, quest’ultima favorisca la continuità occupazionale anche di tali lavoratori presso i propri fornitori”.

L’avv. Riva ha richiamato un primo accordo firmato in sede di esame congiunto per la procedura di licenziamento collettivo firmato da Filt-Cgil e Usae il 10 aprile 2019 in cui l’azienda si impegnava a valutare la concessione di CIGS per cessazione e in cui le parti avevano congiuntamente convenuto che qualora non vi fossero state certezze entro il 14 aprile 2019 circa l’ammissione al trattamento di CIGS, si sarebbe proceduto comunque al licenziamento collettivo di tutta la forza lavoro. Ha poi richiamato un secondo accordo successivo firmato da Filt-Cgil e Usae in sede di esame congiunto nel territorio del Lazio il 15 aprile 2019, in cui veniva stabilito che l’azienda poteva procedere al licenziamento di tutti i lavoratori. In merito ai due suddetti accordi, l’avv. Riva ha chiesto precisazioni sul tipo di verifiche fatte circa l’ammissibilità della cassa per cessazione.

Le Organizzazioni Sindacali e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno chiesto all’azienda di fare istanza di CIGS ai sensi dell’art 44 decreto legge 109/2018.

Le Organizzazioni Sindacali in particolare hanno chiesto all’azienda di fare istanza di CIGS per cessazione al fine di consentire ai lavoratori o l’accesso alla CIGS, oppure l’uscita in coerenza con i termini degli accordi suddetti.

L’azienda si è dichiarata disponibile a sospendere i licenziamenti e a presentare immediata istanza presso il Ministero del Lavoro di CIGS ai sensi dell’art 44 decreto legge 109/2018.

Il Dott. Vanin ha concluso la riunione chiedendo di potere avere informazione di tutte le procedure di licenziamento aperte da parte dei fornitori e dei relativi eventuali accordi raggiunti in sede di esame congiunto tra le parti. Il tavolo di confronto tra le parti presso il MiSE verrà riaggiornato a seguito del tavolo di esame congiunto convocato presso il Ministero del Lavoro per la verifica di accesso all’ammortizzatore sociale richiesto.

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