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In data 29 gennaio 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante la società Next-Era Prime S.p.A. La riunione è stata presieduta dalla dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico. Per Next-Era Prime S.p.A. hanno partecipato il dott. Pietro Biscu, Amministratore unico, il dott. Umberto Gulotta ed il dott. Luca Orati, in qualità di consulenti della Società.
Hanno Partecipato le OO.SS., nazionali e territoriali, e le rispettive RSU.

I rappresentanti della Next-Era Prime S.p.A. hanno fatto sapere che la scorsa settimana il Tribunale competente ha dichiarato il fallimento della Società. Nel corso del corrente mese, inoltre, sono state concluse le trattative per la cessione del ramo di azienda concernente i contratti, relativi a tecnologia Alcatel, ancora attivi (rientrati nella Next-Era Prime S.p.A. a seguito della modifica del contratto di affitto ponte con la Next-Era Prime S.r.l.). L’operazione, da effettuarsi mediante un contratto di affitto finalizzato alla cessione definitiva, coinvolgerebbe solo 15 dipendenti. In ogni caso, data la dichiarazione di fallimento, la competenza su tutte le operazioni societarie spettano al curatore fallimentare. Il numero dei lavoratori si è ridotto ad 80 (di cui 45 in capo alla Next-Era Prime S.p.A e n. 35 temporaneamente assegnati alla Next-Era Prime S.r.l.) a seguito delle dimissioni rassegnate nell’ultimo mese da 10 dipendenti.

Le OO.SS. hanno espresso forti perplessità sulla modalità con cui la società ha gestito ed intende gestire gli esuberi di personale. Hanno chiesto di approfondire i criteri con cui verranno individuati i 15 dipendenti, nel caso di affitto/cessione del citato ramo di azienda. Hanno inviato la società a prendere in considerazione la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali e a discutere di ogni soluzione idonea a salvare tutti i dipendenti.

La dott.ssa Paola Capone ha invitato le parti al massimo impegno nella ricerca di una soluzione che, previa e necessaria condivisione con il curatore fallimentare, possa salvaguardare l’intero livello occupazionale. Il tavolo presso il Mise rimane aperto e sarà attivato su eventuale sollecitazione delle parti.

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