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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Be Solutions S.p.A.
Settore: Produzione e commercializzazione di software
Numero dipendenti: 390
Data: 15 gennaio 2019

In data 15 gennaio 2019 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto l’incontro riguardante lo stabilimento di Pomezia della società Be Solutions S.p.A. Alla riunione, presieduta dalla Dott.ssa Paola Capone della Struttura per le Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico, ha partecipato l’Avv. Giulia Sforza in rappresentanza della Regione Lazio. Per Be Solutions S.p.A. hanno partecipato il dott. Stefano Achermann, Amministratore delegato, il dott. Giulio Giorgini, Direttore Generale, ed il dott. Eugenio Fabris, Responsabile H.R. La società è stata assistita dal dott. Mario Gentiluomo e dal dott. Martino Moioli della Confcommercio Roma.
Hanno partecipato FIM-CISL, FIOM-CIGIL, FISMIC-CONFSAL, UILM-UIL, nazionali e territoriali, unitamente alle rispettive RSU.

La “Be Solutions”, come sopra rappresentata, ha immediatamente chiarito che l’avvio della procedura di licenziamento collettivo degli 80 dipendenti della sede di Pomezia – operante in monocommittenza per “Enel” - è stata una scelta inevitabile dopo la comunicazione (luglio 2018) della mancata aggiudicazione della gara “Enel” per l’assegnazione dei servizi erogati presso la predetta sede. Non è stato possibile ricollocare i dipendenti di Pomezia presso altri sedi societarie in cui si svolgono attività prevalentemente tecniche, pertanto, incompatibili con le loro competenze, esclusivamente amministrative e di back office. Il confronto ristretto avviato negli ultimi mesi con il Mise e la Regione Lazio ha permesso alla Società di giungere a questo incontro già con una proposta che si pone come obiettivo quello di mitigare l’impatto della procedura di licenziamento collettivo. È stato illustrato un Piano in cui è prevista una intensa attività formativa dei dipendenti, per permettergli di maturare nuove competenze - soprattutto informatiche e corrispondenti a quelle richieste nei bandi di gara - compatibili con un nuovo business che la Società ha intenzione di intraprendere. Il progetto formativo coinvolge tutti i dipendenti di Pomezia e, se condiviso dalle OO.SS., potrebbe avere inizio già dagli inizi di marzo con la contestuale chiusura della procedura licenziamento collettivo. Tuttavia, la percorribilità di questa soluzione richiede il necessario ausilio di ammortizzatori sociali. Nei prossimi giorni si procederà alle verifiche tecniche sulla possibilità di accedere ad una delle forme di integrazione salariale prevista dalla legge.

Le OO.SS. hanno sottolineato l’importanza che ricopre il sito di Pomezia, sia per il territorio che per gli stessi lavoratori, molti dei quali lavorano da decenni in questa azienda. La chiusura di questa sede deve essere in ogni modo evitata. Le Organizzazioni Sindacali presenti, in modo unanime, hanno palesato il massimo impegno ad intraprendere un confronto continuo e costruttivo con l’azienda affinché possa raggiungersi un accordo utile ad impedire il licenziamento collettivo.
La proposta illustrata dalla Società è molto ambiziosa e sarà in ogni caso necessario approfondirne ogni aspetto anche nel corso delle prossime settimane, anche al fine di condividere un piano complessivo che unitamente alla formazione aziendale possa rispondere quanto più efficacemente possibile agli obiettivi di ricollocazione all’interno del gruppo. Hanno chiesto, inoltre, dei chiarimenti su alcuni aspetti del Piano, in particolare, se la sede lavorativa sarà modificata e/o se saranno necessarie delle trasferte.

La “Be Solutions” ha chiarito che la nuova attività lavorativa continuerà, di massima, a svolgersi nella sede di Pomezia. Tuttavia molte attività, seppur in modo solo parziale ed almeno nella fase di avvio dei singoli progetti, dovranno essere eseguite direttamente presso i clienti, principalmente presenti nelle Regioni del centro e del nord.

La Regione Lazio, rappresentata dall’Avv. Giulia Sforza, ha accolto positivamente la proposta della Società che già nei mesi scorsi, consapevole del problema occupazionale, ha affrontato e condiviso tale problematica in diversi incontri ristretti con la Regione Lazio ed il Mise. Il confronto preventivo con le Istituzioni, nonostante non abbia impedito l’avvio della procedura di licenziamento, ha permesso alla Società, già in questo primo confronto plenario, di articolare e proporre un Piano alternativo al licenziamento.

Il MiSE, rappresentato dalla dott.ssa Paola Capone, ha sottolineato l’importanza della proposta societaria, la cui realizzabilità, seppur subordinata alla possibilità di usufruire di un ammortizzatore sociale, eviterebbe il licenziamento collettivo e potrebbe consentire un recupero, seppur parziale, dell’attuale livello occupazionale. Ha auspicato che tra la “Be Solutions” e le OO.SS. possa essere intrapreso un confronto costruttivo per definire meglio ogni aspetto del Piano formativo e addivenire ad una soluzione condivisa. Il tavolo presso il Mise rimane aperto e verrà riconvocato su eventuale sollecitazione delle parti.

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