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Il giorno 29 novembre 2018 si è svolto presso il Ministero Sviluppo Economico l’incontro di verifica riguardante la società Italcementi. All’incontro, presieduto dal Vice Capogabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico Giorgio Sorial, hanno partecipato Giampietro Castano, responsabile della Struttura per la Crisi di Impresa del Ministero dello Sviluppo Economico, Fortunato Varone in rappresentanza della Regione Calabria, l’assessore al Lavoro Sonia Palmeri della Regione Campania, Giulia Sforza della Regione Lazio, Antonio Genova e Carlo Bianchessi di Polis in rappresentanza della Regione Lombardia, Leo Caroli, Presidente del Comitato SEPAC in rappresentanza della Regione Puglia, Claudio Cortese della Regione Sicilia e Mauro Andrielli della Regione Umbria. Per la società Italcementi erano presenti Giuseppe AGATE e Massimo QUINTAVALLE, assistiti da Giovanni RICCI CURBASTRO di Federmaco.

Il dott. Castano ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di una verifica dei futuri piani di sviluppo del Gruppo in Italia dopo le acquisizioni degli ultimi anni e dando la parola all’azienda.

Il dott. Quintavalle ha ricordato che la crisi ha colpito l’intero settore e ha causato negli ultimi anni un consistente calo dei volumi che si è attestato su una produzione annua di circa 18 tonnellate senza previsioni immediate di miglioramento. Per quanto riguarda lo stabilimento ex Cementir di Taranto è stato possibile individuare un percorso di CIGS per area di crisi industriale complessa per ulteriori 12 mesi supportato dalla Regione Puglia. Per quanto riguarda la procedura di licenziamento collettivo avviata, l’azienda è disponibile a verificare una soluzione conservativa facendo ricorso all’art 42 del Decreto 148/15. Il sito di Castrovillari (CS) verrà trasformato in un centro di macinazione con un impatto occupazionale, a questo riguardo l’azienda ha confermato la propria disponibilità a ricollocare le eventuali figure eccedenti e la Regione Calabria ha offerto percorsi di formazione e riqualificazione per il loro reinserimento nel mercato del lavoro. La società ha infine segnalato che alcuni stabilimenti, soprattutto del centro Italia, soffrono del calo dei volumi e della crisi che ha coinvolto l’intero settore. Ha infine confermato che Bergamo rimane un centro di eccellenza e un punto di riferimento per la multinazionale.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto di dare un seguito al tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico per seguire gli sviluppi di un settore strategico per l’economia nazionale, sia con gruppi ristretti sia per il tramite di un tavolo interministeriale che coinvolga anche il Ministero dell’Ambiente e il Ministero del Lavoro. Hanno inoltre sottolineato che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali deve essere accompagnato da un piano industriale di sviluppo.

L'Assessore al Lavoro Sonia Palmeri precisa che, pur avendo seguito tutta la vicenda fin dal suo insediamento e pur avendo incontrato presso gli uffici regionali i rappresentanti dell'azienda al fine di preservare i lavoratori dai paventati licenziamenti, non ha mai registrato la disponibilità dell'azienda ad intavolare un concreto confronto su un piano di risanamento e rilancio dell'attività, che prevedesse anche la partecipazione regionale con misure di politica attiva al lavoro. L'Assessore Palmeri ribadisce pubblicamente la proposta di abbandonare la strada dei licenziamenti per ragionare invece sul mantenimento dei livelli occupazionali. Cita l'esempio degli accordi di CIGS e politiche attive sottoscritti per FCA (4.800 lavoratori) e per l'azienda Rummo di Benevento.

La Dott.ssa Sforza ha confermato il supporto della Regione Lazio con strumenti di sostegno al reddito e agli investimenti al piano di sviluppo per la sede di Colleferro.

L’azienda ha accolto la proposta di riconvocare il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico per seguire gli sviluppi del piano industriale della multinazionale in Italia e del settore.

Il dott. Caroli ha preso atto delle lusinghiere parole spese a favore delle politiche attive del Lavoro, definite dall'azienda "innovative e puntuali", messe a disposizione dalla Regione a supporto della crisi Cementir/Cemitaly. Ha espresso apprezzamento per la revoca della procedura di licenziamento delle 67 unità lavorative dello stabilimento di Taranto che auspica si concretizzerà in data 17 dicembre 2018 con la sottoscrizione presso il Ministero del lavoro dell'accordo di CIGS per 12 mesi. Inoltre, ha condiviso la richiesta sindacale per la tenuta di un tavolo interministeriale che affronti la prospettiva del settore ed ha chiesto, per la sostenibilità del piano industriale Cemitaly, la fissazione di un tavolo di confronto, esteso alla partecipazione di Acelor Mittal, che tratti la specificità del sito produttivo di Taranto il cui futuro rimane legato all'approvvigionamento della loppa, materiale di scarto dell'attiguo altoforno siderurgico ed essenziale per la produzione del cemento.

L’ing. Sorial ha concluso l’incontro prendendo atto delle criticità segnalate da parte dell’azienda e ribadendo il supporto del Governo agli eventuali piani di sviluppo del Gruppo multinazionale in Italia che verranno monitorati per il tramite del tavolo ministeriale.

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