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Il 7 agosto 2018 si è svolta presso il Ministero dello Sviluppo Economico una riunione riguardante la sede di Avellino dell’azienda Distribuzione Centro Sud. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, Arturo Bisceglie per la Regione Campania, Mirco Traversa, Antonio Bonucci, Massimiliano Sciuto, Stefano Patrignani, e Giovanni Gurrieri per Distribuzione Centro Sud S.r.l., Francesco Noto e Alfredo Messinò per AZ S.p.A. Erano inoltre presenti i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil e Ugl Terziario, unitamente alle RSA.

In apertura di incontro, il Ministero dello Sviluppo Economico ha ricordato che nel corso dell’ultima riunione plenaria svoltasi del 31 luglio 2018 era emerso un quadro critico che coinvolgeva tutti i punti vendita dell’azienda, tre in Campania e due nel Lazio, che aveva causato il costante calo del fatturato e dei margini.

L’azienda ha segnalato una serie di interventi ed investimenti per ristrutturare i singoli punti vendita a partire dal 2015 a seguito dei quali c’è stata una diminuzione delle perdite strutturali che tuttavia continuano ad essere alte. A seguito della necessità di cedere il punto vendita di Avellino in costante perdita, il Gruppo Az, legato a Coop Alleanza 3.0 da un accordo di Master Franchising si era offerto di rilevarlo. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ricordato che era stato convenuto con le parti di riconvocare l’azienda DCS insieme al Gruppo AZ e alle OO.SS. in sede istituzionale per affrontare le problematiche aventi ad oggetto la cessione del punto di Avellino, i cui addetti sono in sciopero da circa 90 giorni.

Il MiSE ha infine confermato che, dato il quadro di sofferenza complessiva descritto dall’azienda, era stato convenuto con le parti che sarebbe stato avviato nel mese di settembre un confronto sull’andamento complessivo di Distribuzione Centro Sud.
Il MiSE ha poi dato la parola al Gruppo AZ per l’illustrazione del progetto industriale sul punto vendita di Avellino.

Il Dott. Messinò ha confermato il progetto dell’azienda di espandersi nella Regione Campania con l’acquisizione di Avellino, dopo aver già acquisito un altro punto vendita a Pontecagnano. Ha illustrato le valutazioni fatte dall’azienda sull’eventuale andamento del punto vendita in relazione ad un contesto economico di crisi del settore caratterizzato da una diminuzione dei consumi e dei fatturati da un aumento della concorrenzialità da parte di competitor che abbassano il costo del lavoro. L’azienda ha elaborato un piano triennale di sostenibilità con proiezioni dell’andamento futuro del fatturato e dei costi che portano a previsioni di assunzione nel primo anno di circa 49 FTE.
Hanno comunque dato la disponibilità a riassorbire circa 80 dei 133 attuali addetti di Avellino con flessibilità di orario e in part time.

Hanno dichiarato l’indisponibilità ad acquisire le attività della pasticceria e panificazione e il ristobar, in quanto non rispondenti al modello di business di AZ e tuttavia dato la disponibilità a metterne a disposizione le superfici e i macchinari in comodato d’uso gratuito ad eventuali iniziative di autoimprenditorialità da parte dei lavoratori.

Hanno infine dichiarato la disponibilità a riassorbire un certo numero di risorse nei punti vendita AZ in Calabria.


Il Dott. Sciuto ha dichiarato che DCS è disponibile a ricollocare alcune risorse nei punti vendita in Emila Romagna. Ha inoltre dichiarato la disponibilità a definire eventuali incentivi all’esodo volontario e a definire politiche di outplacement.

Le OO.SS. hanno preso atto positivamente di aver fatto un incontro con l’imprenditore nella trasparenza della sede istituzionale e ottenuto la conferma da parte di AZ che eventualmente le tutele applicate saranno quelle del CCNL sottoscritto dalla sigle presenti. Hanno poi sottolineato l’importanza di aprire un confronto a tutto campo sui numeri ancora da definire, ricordando che il confronto in sede istituzionale era stato richiesto per risolvere il problema di tutti gli addetti di Avellino. Hanno infine ricordato che lo sciopero ancora in corso, oltre richiamare il problema occupazionale di Avellino, ha anche lo scopo di voler sottolineare anche la problematicità della crisi del settore che impatta su un sistema di tutela dei rapporti di lavoro, ed hanno quindi invitato il MiSE a fare il punto sulla legalità nel settore soprattutto nelle regioni del meridione del paese.

Le OO.SS. infine hanno appreso con grande sorpresa dell’iniziativa della parlamentare presente al tavolo MiSE la quale, prima che la riunione avesse termine, ne ha riferito i contenuti ai lavoratori riuniti di fronte al Ministero dello Sviluppo Economico per una manifestazione di protesta. Le OO.SS. hanno quindi richiesto di stigmatizzare tale comportamento riferendone in sede di stesura del verbale di incontro.

Le OO.SS. hanno chiesto di proseguire il confronto su Avellino in sede istituzionale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato la disponibilità a riconvocare il tavolo di confronto tra le parti nel più breve tempo possibile.

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