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Governo italiano
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In data 6 Luglio 2018 si è tenuto un incontro riguardante la situazione della IIA (INDUSTRIA ITALIANA AUTOBUS), alla riunione presieduta dal Ministro Luigi Di Maio, hanno partecipato il Dr. Castano del Mise, Il Vice Capo di Gabinetto Ing. Sorial, il Dr. Arcuri di Invitalia insieme al Dr. Amati, il Rappresentante della Regione Campania, Assessore al Lavoro Palmeri ed Assessore alle Attività Produttive Marchietto, l’Assessore al Lavoro della Regione Emilia Romagna Palma Costi ed il Dr Roberto Ferrari, il Sindaco di Flumeri Lanza, l’Assessore della Citta Metropolitana di Bologna Lombardo, le OOSS nazionali e territoriali di categoria FIOM-CGIL, FIM-CISL, UILM-UILM, UGL MET, FAILMS, FISMIC e le RSU.

Il Ministro Di Maio in apertura di riunione, ha comunicato lo sforzo che si intende proseguire per mettere in condizioni entrambi gli stabilimenti al Nord ed al Sud di produrre. Il Governo è pronto ad intervenire attraverso Invitalia ed il “Fondo PMI del Sud” con un soggetto privato; l’obiettivo è quello di arrivare ad una soluzione definitiva ed intervenire fattivamente e per dare prospettive ai due siti.

Il Dr Arcuri (Invitalia) ha comunicato che il Fondo che potrà essere utilizzato per IIA, operativo da Giugno in quanto solo recentemente la Corte dei Conti ne ha dato l’autorizzazione, ha precise regole di ingaggio. Ovvero, opera per PMI o nelle Regioni meridionali solo insieme ad altro investitore diverso da Invitalia. Si sta perciò lavorando con la possibilità di intervenire in IIA, individuando un soggetto “partner”. Entro fine mese si dovrebbero avere dei riscontri, compatibilmente con le strategie dell’investitore in campo.

Il Dr. Castano ha evidenziato che questa soluzione presuppone ovviamente l’accordo dell’azienda, ha quindi chiesto all’azienda di pronunciarsi.

Il Sig. Del Rosso ha voluto ringraziare il Ministro Di Maio, ha inoltre chiarito che dai Soci dell’Azienda c’è la disponibilità, da oggi, a fare un passo indietro e rimettere la decisione nella mani del Governo, qualora venga richiesto.
Il Dr. Stern ha sottolineato che il tempo gioca un ruolo fondamentale.

Le OOSS hanno ricordato che gli ammortizzatori sociali dovrebbero scadere il 31 dicembre di quest’anno, hanno chiesto con forza che gli Autobus non vengano prodotti in Turchia ma in Italia ed hanno ricordato che i lavoratori stanno lavorando in modo precario nello stabilimento di Flumeri. Hanno anche sottolineato che gli accordi sulla reindustrializzazione sono stati disattesi negli stabilimenti di Bologna e Flumeri ed il rilancio degli stabilimenti, su cui le OOSS chiedono pari dignità, devono avvenire in entrambi i siti. Le OOSS hanno chiesto di avere chiarimenti sulla natura degli investimenti e sulla natura della “governance” e della “partnership” e su quali saranno le produzioni che daranno attività e lavoro ai lavoratori coinvolti. Le OOSS hanno chiesto che il riavvio delle attività sia anche un’occasione per il rilancio del settore elettrico.

L’Assessore del Comune di Bologna ha dato la piena disponibilità a supportare nell’ambito delle proprie competenze, il progetto di rilancio.

L’Assessore Costi, ha apprezzato la chiarezza con cui è stata presentata la proposta e l’atteggiamento del Governo che si intende supportare dando collaborazione fattiva. Ha ricordato l’emergenza degli ammortizzatori e che vi sono commesse che vanno portate a termine e che il rilancio possa avvenire attraverso “l’elettrico”..

L’Assessore Palmeri ha ribadito la preoccupazione per gli ammortizzatori, a questo proposito vi è una richiesta forte da parte di tutte le Regioni perché gli ammortizzatori stanno finendo. Ha chiesto inoltre che ci siano prospettive concrete di rilancio del sito di Flumeri.

Il Sindaco di Flumeri ha ripercorso le vicende che hanno caratterizzato l’ingresso di Del Rosso nel sito Campano ed ha chiesto che vi siano una partenza vera che vada nella giusta direzione con gli interventi comunicati.

Il Dr Arcuri ha sottolineato che entro fine mese verrà condiviso con le OOSS il piano industriale, che l’investitore potenziale opera in un settore industriale contiguo a quello degli autobus e che le condizioni sottostanti all’attivazione del Fondo faranno si che il denaro pubblico utilizzato finanzi esclusivamente investimenti e progetti italiani nei due siti.

Il Ministro Di Maio ha voluto ribadire che questo Governo non darà denaro se non per produrre Autobus in Italia”, se dovesse emergere che non si va in questa direzione il progetto verrà bloccato. Si sta valutando insieme ad Invitalia e Finmeccanica che si tratti di un soggetto che garantisca valide prospettive, con un cambio di governance. Invitalia, Finmeccanica ed il soggetto che si sta coinvolgendo costituiranno più del 50 pct del capitale, vi sono gli strumenti per salvaguardare l’occupazione e l’attività. Il Ministro ha dichiarato che la strada verrà percorsa da tutti insieme, assumendosi le responsabilità del progetto insieme ad Invitalia, per questo le valutazioni saranno approfondite.

Il Dr. Castano in conclusione, ha confermato che entro fine mese vi saranno elementi che potranno essere comunicati e le parti verranno quindi aggiornate intorno a quella data, in merito alla evoluzione della situazione.

Si allega la dichiarazione della FIOM:
"La soluzione prospettata dal Ministro prevedrebbe l'ingresso di Invitalia con un fondo per le piccole e medie imprese del Sud e un nuovo socio privato non del settore ma affine. Il Ministro ha spiegato che la compagine Invitalia, Finmeccanica e il nuovo socio privato avrebbe più del 50% del capitale e l'amministratore Del Rosso diventerebbe socio di minoranza. La Fiom ha chiarito che la posizione assunta dall'inizio della vertenza, e che conferma a maggior ragione oggi, è che si raggiunga un nuovo assetto societario a maggioranza pubblica.
La Fiom prende atto della strada presa dal Ministero sugli assetti societari, che nella loro articolazione saranno resi noti dopo gli approfondimenti che dovrà realizzare Invitalia. La Fiom si riserva di valutare con i lavoratori i nuovi assetti e il conseguente piano industriale e occupazionale, ma sin da subito è indispensabile far tornare le produzioni dalla Turchia all'Italia.
Per la Fiom ci sono, poi, due ordini di problemi: la reindustrializzazione e il rilancio della produzione nello stabilimento di Bologna e la scadenza a dicembre degli ammortizzatori sociali per i lavoratori di Flumeri.
Riguardo ad Avellino c’è anche un problema rispetto al funzionamento dello stabilimento, in quanto i sei milioni di euro stanziati in precedenza non sono stati risolutivi, mentre a Bologna - ad oggi - non ci sono stati investimenti.
Altra questione legata alla vertenza è l’incentivo da parte del Governo al cambio dei mezzi destinati al trasporto pubblico locale in Italia per rilanciare la produzione negli stabilimenti, favorendo al contempo la realizzazione di autobus ad alimentazione elettrica.
Reindustrializzazione, occupazione e rilancio produttivo: sono queste le tre proposte della FIOM."

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