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Il 12 aprile 2018 si è svolta presso il Ministero dello Sviluppo Economico una riunione riguardante il Gruppo Dico S.p.A. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico. Era presente Roberto Cocca per delega del Commissario Giudiziale. In rappresentanza dell’azienda erano presenti Luca Ricci, Maria Antonietta Mura, Alessandro Andrioli assistiti dall’Avvocato Mauro Petrassi. Erano inoltre presenti  Paolo Baldazzi e Laura Iodice di Confcommercio e i rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL, unitamente alle RSU.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto la riunione ricordando che nel corso dell’ultimo incontro del tavolo di confronto tra le parti che si è svolto nel settembre scorso, il Ministero dello Sviluppo Economico aveva chiesto la presenza del Commissario Giudiziale ed ha ringraziato l’avvocato Cocca per la sua presenza su delega di quest’ultimo. Ha poi dato la parola ai rappresentanti dell’azienda per gli aggiornamenti.

Il Dott. Ricci ha confermato che lo scorso dicembre è stato presentato il piano concordatario in merito al quale si è ancora in attesa di risposta dal Tribunale fallimentare di Roma. Ha precisato che è in attuazione la rimodulazione della rete commerciale e la cessione di una serie di punti vendita mirata all’efficientamento e all’ottimizzazione dei restanti punti vendita. A questo fine ha segnalato che negli ultimi mesi sono state recuperate le merci e l’operatività dei punti vendita, ne è conseguito un trend che segnala un netto aumento del fatturato e dei volumi di vendita misurato dall’aumento del numero degli scontrini emessi nonché del valore dello scontrino medio. C’è stato anche un incremento della clientela segnalato dall’aumento significativo dell’utilizzo di card di fidelizzazione e dal numero degli scontrini legato ai clienti.
Il Dott. Ricci ha inoltre segnalato che si è conclusa un’asta per la cessione di 21 punti vendita in Campania in cui sono impiegati 124 addetti. Sono in corso altre due aste, in attesa di autorizzazione da parte del Tribunale, la prima per la cessione di 61 punti vendita con 322 addetti e dislocati in Emilia Romagna, Liguria, Valle d’Aosta, Lazio, Piemonte, Lombardia e Abruzzo e la seconda per la cessione di 13 punti vendita con 63 addetti dislocati in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia. Il piano prevede inoltre la dismissione di ulteriori 25 punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale. Resterebbero nel perimetro aziendale 146 punti vendita con 882 addetti.

L’avv. Cocca ha precisato che l’azienda sta dando attuazione al piano concordatario di ristrutturazione aziendale e che si è in attesa di una risposta da parte Tribunale Fallimentare.

Le Organizzazioni Sindacali hanno registrato positivamente il mantenimento dei livelli occupazionali ma hanno espresso preoccupazione per la mancanza di comunicazione trasparente per quanto riguarda le cessioni disgregate che non condividono in quanto avevano richiesto ed auspicato una cessione unitaria dei punti vendita da scorporare dal perimetro aziendale. Hanno inoltre segnalato che gli acquirenti dei punti vendita in cessione non applicano il CCNL con conseguente e non accettabile indebolimento contrattuale degli addetti. Hanno inoltre chiesto informazioni sui negozi gestiti indirettamente dal Gruppo Dico e sulla situazione occupazionale dei relativi addetti.

Il Dott. Baldazzi ha evidenziato la preoccupazione di Confcommercio rispetto alla fuoriuscita di molte realtà imprenditoriali dai contratti nazionali “leader”, sostenendo l’importanza dei contratti nazionali siglati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative a livello nazionale, segnalando che lo stesso contratto del Terziario, tra l’altro, contiene strumenti per la gestione di situazioni di crisi aziendale e di deroghe al secondo livello di contrattazione.     

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha evidenziato la necessità di bilanciare in questa delicata fase di ristrutturazione e risanamento del Gruppo le esigenze legate agli obiettivi di salvaguardia dell’azienda con l’esigenza di mantenere inalterati i livelli occupazionali e le garanzie contrattuali. Ha inoltre ricordato l’importanza di avere visibilità sulle aziende che lavorano con il Gruppo Dico e sui relativi addetti e che stanno subendo l’impatto della crisi del Gruppo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico offre la propria sede per l’esame congiunto tra le parti relativo alle cessioni dei punti vendita in programma.
Il tavolo di confronto tra le parti presso il Ministero dello Sviluppo Economico rimane aperto e verrà riconvocato tra la fine di maggio e gli inizi di giugno p.v.

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