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In data 16 febbraio 2018 si è tenuto un incontro relativo alla  situazione della Fedrigoni. Alla riunione erano presenti la Dr.ssa Gatta del Mise, il Dr Adorni della Fedrigoni, le Ooss nazionali e territoriali di categoria SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL nonché le Rsu.

Il Dr Adorni ha illustrato le  tematiche oggetto della riunione, ovvero la cessione dell’azienda al Fondo Bain Capital e la situazione  dello stabilimento  di Fabriano con le difficoltà dell’area marchigiana che produce carta moneta. Per quanto riguarda la cessione al fondo Bain, palesato dal dicembre 2017 con incontri  per ora radi, a cui seguiranno incontri  più serrati  nelle prossime settimane, è stato chiarito che c’è un impegno alla cessione pur non essendo il closing ancora perfezionato.

Il Fondo con cui verranno fatti alcuni incontri prossimamente entrerà a tutti gli effetti in azienda non prima di aprile/maggio 2018. Il Dr. Adorni ha confermato che attualmente c’è un amministratore delegato  che coincide con l’attuale azionista, sarà nominato un nuovo Amministratore delegato, ma al momento non c’è  nessun ragionamento a breve termine. Le preoccupazioni delle OO.SS sono normali ma aspettiamo l’arrivo dei nuovi per capire che intenzioni hanno, per quanto poco palesato fino ad ora, hanno intenzione di sviluppare l’azienda ed il business. Per gli attuali stabilimenti non sono stati fatti ancora programmi che possano avere un impatto sull’esistente. Per quanto riguarda l’area marchigiana, il Dr Adorni ha confermato che si è dovuto gestire un periodo difficile, seguito alla fermata delle tre macchine, recentemente è stato organizzato e sono state portate a compimento  tutte le operazioni propedeutiche alla ripartenza delle macchine, a brevissimo verrà rischedulata la produzione rimasta in sospeso, l’azienda è sul mercato ed in attesa della convocazione ad un tender importante.

Le OO.SS hanno chiesto espressamente al Ministero dello sviluppo Economico di  svolgere un ruolo di  garanzia rispetto al mantenimento degli attuali assett occupazionali e ed industriale,inoltre le OOSS nazionali ritengono necessario l’allungamento di un anno delle garanzie sociali previste dalla legge in caso di  passaggio al nuovo azionista.

Affermando che è necessario  tenere sotto osservazione  il Fondo che è forte finanziariamente ma non ha vocazione industriale.

Il Mise in conclusione ha comunicato  che si tratta di un’azienda in buone condizioni in cui la cessione viene motivata a quanto ad oggi comunicato, nella difficoltà  di individuare una  successione adeguata, l’attuale Proprietà a quindi deciso di vendere al Fondo per reggere le forti sfide del mercato . L’impegno del Mise è quello di continuare il monitoraggio  e l’impegno a conoscere appena saranno insediati o quanto prima  i nuovi soggetti al fine di conoscere i piani relativi alla prospettiva dell’azienda al fine di favorire il mantenimento dell’occupazione e delle attività industriali.

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