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Documento: Verbale di incontro
Azienda: Whirlpool
Settore: Elettrodomestici
Numero dipendenti: 378 (Sito Napoli)
Data: 21 dicembre 2020

In data 21 dicembre 2020, presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto, in video conferenza, l’incontro relativo alla situazione degli stabilimenti italiani di Whirlpool ed, in particolare, su quello di Napoli. La riunione è stata presieduta dal Sottosegretario Alessandra Todde. Hanno partecipato per il Mise Stefano D’Addona, Chiara Cherubini, Davide Amorosi, dirigente Divisione XI Crisi di Impresa, Monica Boscacci e Paola Capone. Hanno altresì partecipato: per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro Francesca Puglisi, Romolo De Camillis, Direttore della Direzione Relazioni Industriali e Relazioni Sindacali, Agnese De Luca, Direttore della Direzione Ammortizzatori Sociali e della Formazione, Adriano Lelli, dell’ufficio Gabinetto del Ministro; per il Ministero del Sud, Silvia Scozzese Capo di Gabinetto; per la Regione Campania l’Assessore alle attività produttive Antonio Marchiello, Antonio Lepore, Daniela Michelino e Alfonso Maione; per la Regione Marche Giuseppe Soverchia; per la Regione Lombardia Carlo Bianchessi; per la Regione Toscana Paola Ferretti; per il Comune di Napoli, l’Assessore al Lavoro Monica Buonanno; per Invitalia, Roberto Rizzardo; per Whirlpool Luigi La Morgia, Ad Whirlpool EMEA e Carmne Trerotola, responsabile HR. Sono intervenute le segreterie nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil, Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Ugl Metalmeccanici, unitamente alle Rsu.

Il sottosegretario Todde ha chiarito che l’obiettivo del tavolo odierno è quello di salvaguardare l’attività produttiva ed i livelli occupazionali del Gruppo di tutti i siti italiani del Gruppo Whirlpool. In particolare, per quanto riguarda il sito di Napoli, ha chiesto all’azienda aggiornamenti in considerazione della scadenza del 31 dicembre 2020, data entro la quale, secondo quanto comunicato dall’azienda nel corso dell’incontro MiSE del 22 ottobre 2020, la multinazionale aveva garantito la retribuzione degli addetti e che il sito non sarebbe stato smantellato.

Il dott. La Morgia ha confermato gli impegni già presi da parte dell’azienda rispetto a tutti gli stabilimenti produttivi e tuttavia anche la decisione, irreversibile, di chiudere il sito di Napoli. Ha ricordato che, a fronte di investimenti programmati per 250 Milioni di euro nel triennio 2019-2021, l’azienda ha investito 160 Milioni nei primi due anni. Ha ribadito le incertezze della contingenza economica e precisato, inoltre, che se rimangono invariate queste condizioni di mercato, per i primi 6 mesi del 2021 è prevista una crescita dei livelli produttivi e, in qualche stabilimento e c’è già stato un aumento dell’occupazione rispetto al 2019.

Il dott. Trerotola, Responsabile HR, ha precisato che per i dipendenti di Napoli sarà richiesta la cassa integrazione da gennaio a marzo 2021 per causale Covid finché non verrà meno il divieto di licenziamento collettivo, al momento prorogato fino al 30 marzo 2021. Whirlpool provvederà al pagamento anticipato del trattamento di integrazione salariale.
Su apposita richiesta del Sottosegretario, con riferimento al sito di Teverola (CE), il dott. Trerotola ha chiarito che l’investitore, il gruppo Seri, ha confermato l’impegno a cominciare la produzione tra fine gennaio ed i primi di febbraio con il reimpiego di 75 risorse. Per quanto attiene alla cd. seconda reindustrializzazione, ha precisato che sono state consegnate le chiavi al nuovo investitore al quale spetterà illustrare il relativo piano industriale.

Le Organizzazioni Sindacali hanno ricordato che il Piano Industriale e l’Accordo del 2018 prevedeva l’impegno al prosieguo delle attività in tutti gli stabilimenti italiani di Whirlpool, tuttavia tale impegno è stato disatteso con la decisione di chiudere a Napoli. Hanno chiesto ancora una volta se tale l’Accordo del 2018 sia ancora valido. Hanno ribadito la richiesta di fornire dati di contesto per comprendere come si concilia la decisione di chiudere il sito di Napoli con la crescita delle attività negli altri siti produttivi, come confermato dalla stessa azienda.
Le OO.SS. hanno chiesto fortemente che venga scongiurata la chiusura del sito di Napoli. Hanno chiesto, inoltre, maggiori dettagli sugli investimenti fatti fino ad ora e quanti di essi siano stati finanziati con risorse pubbliche, in particolare hanno chiesto una verifica sugli investimenti in R&D ed un verifica sul piano industriale. Hanno denunciato una tendenza alla delocalizzazione di alcune attività e alcune uscite di personale non reintegrate nei siti italiani del Gruppo.
Inoltre, hanno chiesto al Ministero del Lavoro di chiarire se vi siano i requisiti per accedere alla Cassa Covid, considerato che la multinazionale ha confermato la decisione di chiudere lo stabilimento di Napoli, sottolineando che sarebbe opportuno che la società si facesse essa stessa carico del pagamento degli stipendi delle lavoratrici e dei lavoratori fino a fine marzo 2021.
Alla Regione Campania hanno richiesto di chiarire la dichiarazione, resa dal Vice Presidente in un precedente incontro ministeriale, circa la nascita di un polo industriale nell’area di Caserta.
Con riferimento allo stabilimento di Teverola (CE), pur apprezzando l’annuncio dell’avvio della c.d. prima reindustrializzazione, hanno auspicato che si realizzi quanto prima la seconda reindustrializzazione.

Il Sottosegretario Puglisi ha confermato che il Ministero del Lavoro non lascerà soli le lavoratrici e i lavoratori e di voler trovare la strada per accompagnarli con lo strumento più corretto.

Il Direttore De Camillis ha precisato che l’utilizzo della Cassa Covid è avvenuto in un’ottica inclusiva al fine di integrare il reddito dei dipendenti nell’ambito di un contesto di assoluta emergenza quale quello pandemico. Ad ogni modo, sarà avviata la verifica sull’utilizzabilità di questo strumento al caso specifico.

Il Direttore De Luca ha confermato che verrà avviata la verifica dell’utilizzabilità dello strumento di integrazione al reddito e si è impegnata a fornire delle risposte a brevissimo.

Il dott. La Morgia, in risposta alle domande poste dalle OO.SS., ha precisato che gli investimenti, sia per i siti italiani che per quelli europei, hanno subito un rallentamento nel 2020 a causa della pandemia. Il contributo da parte di Istituzioni Centrali e Regionali è stato di circa 34 milioni. Ha rassicurato che Fabriano rimarrà sito di riferimento per il lavaggio e Cassinetta per il freddo. Ha confermato che a Napoli non sarà riavviata la produzione, precisando che la Società, prima di assumerne tale decisione, ha fatto ogni sforzo per tentare di trovare una soluzione alternativa.

La dott.ssa Ferretti della Regione Toscana, dopo aver osservato che con la chiusura del sito napoletano disattenda in parte il Piano Industriale, ha chiesto se esso sia ancora valido per gli altri siti e se sia possibile procedere ad una verifica.

Il dott. Lepore ha ricordato che la Regione Campania e il Governo hanno messo in campo tutti gli strumenti a supporto della società Whirlpool e delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’Assessore Buonanno del Comune di Napoli ha osservato che con la decisione di chiudere il sito di Napoli la società Whirlpool ha violato un accordo sottoscritto in sede ministeriale nel 2018 e che, a partire da quella data, le Istituzioni e le Parti sociali hanno fatto un grande lavoro per sostenere l’azienda ed i livelli occupazionali. Ha auspicato che si possa accedere alla Cassa Covid e che le lavoratrici ed i lavoratori possano avere delle risposte entro il 31 dicembre p.v.

Il Sottosegretario Todde ha dichiarato di rendersi disponibile a riconvocare il tavolo, entro la fine del 2020, subito dopo le interlocuzioni con la multinazionale e le verifiche del Ministero del Lavoro per la verifica sulla tipologia di ammortizzatore sociale applicabile. Ha concluso l’incontro sottolineando che l’obiettivo di questo tavolo è di individuare una soluzione, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, al fine di garantire la continuità produttiva del sito di Napoli.

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