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Piattaforma petrolioIl Rapporto Annuale 2011 fornisce in forma riepilogativa i dati e le informazioni rilevanti sull'attività svolta nell'anno precedente, con la constatazione che quello che si è chiuso è stato, per il settore ricerca e sviluppo degli idrocarburi, un anno particolare, segnato da eventi di notevole portata.

L’incidente occorso alla piattaforma di perforazione “Deepwater Horizon” nel Golfo del Messico alla fine del mese di aprile ha segnato un cambiamento nell’attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi e la portata dell’evento impone una necessaria riflessione sull’accaduto e sugli effetti da esso generati.

Innanzitutto l’evento ha posto il problema di verificare e garantire le capacità tecnologiche dell’industria del settore, imponendo un obbligo di responsabilità collettiva nell’azione delle compagnie. Il grave incidente avvenuto ha minato il rapporto di fiducia fra gli operatori e la gente comune necessario per l’accettazione della presenza sul territorio dei primi ed è necessario ricostruirlo attraverso un nuovo sistema di regole.

Devono essere pertanto poste in essere nuove misure di sicurezza e di garanzia, descritte nel rapporto.

Considerato che la SEN (strategia energetica nazionale) mantiene comunque per il 2030 una quota di approvvigionamento da combustibili fossili pari al 50%, per almeno 30 anni saranno ancora necessario il contributo degli idrocarburi.

A tutt’oggi il contributo della produzione nazionale di idrocarburi sul totale dei consumi è pari a 10% per il gas e 6% per l’olio, ed è importante mantenere una quota di prodotto nazionale ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti energetici.

 

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