In data 28 Marzo 2018 si è tenuto un incontro relativo alla situazione di Arkad - ABB (Oil and Gas EPC). Alla riunione erano presenti la Dr.ssa Gatta del Mise, i Rappresentati delle aziende Arkad-ABB: Dott. David Gowans, attuale Business Integration Manager e prossimo CEO di Arkad-ABB S.p.A.; il dott. Fahad Al Jaber, membro del consiglio di amministrazione di Arkad-ABB S.p.A. e socio e consigliere di Azmeel Holding (socio di maggioranza di Arkad E&C) e di Arkad E&C; Avv. Renato Lunelli, responsabile ufficio legale di ABB S.p.A., avvocato Giunio Tonucci, Avv. Livio Esposizione, il rappresentante della Regione Lombardia dr Carlo Bianchessi, le ooss nazionali e territoriali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uilm e le Rsu.
Abb ed Arkad hanno confermato il perfezionamento del passaggio ex art. 47 mediante il trasferimento di quote da ABB ad Arkad pari al 80,1%, la restante parte rimane in capo ad ABB, garantendone una partecipazione, seppure a livello minoritario.
I Rappresentanti di Arkad hanno dato maggiori informazioni sulla società e sul progetto. In particolare, Arkad è la più grande compagnia di EPC di proprietà privata saudita con US$500ml di ricavi annui, US$2mld di commesse e 9000 dipendenti. Stanno costituendo un conglomerato da US$4mld per offrire servizi a livello internazionale nell’ambito dell’energia con un portafoglio bilanciato sui settori petrolifero e del gas e delle energie rinnovabili, onshore e offshore, fornendo servizi di supporto all'industria nucleare. Arkad nell’operazione con ABB, ha avuto il supporto del Governo saudita sotto forma di promozione nazionale e internazionale, in quanto la società di punta EPC nazionale consentirà altresì di accedere a finanziamenti indiretti dal settore privato per sostenere la crescita del portafoglio di attività nazionali e internazionali. L’obiettivo dell’operazione è quello di creare un meccanismo di sinergia tra le capacità di Arkad e quelle del ramo EPC Oil & Gas di ABB, che ha la finalità di favorire una apertura sul mercato del Medio Oriente al ramo EPC Oil & Gas di ABB e di permettere ad Arkad di utilizzare le comprovate capacità professionali ed esperienza dei tecnici del ramo EPC Oil & Gas di ABB, considerando Arkad non più solo un operatore saudita.
Arkad-ABB sarà commercialmente centrata a Milano, come base per le operazioni internazionali ed è previsto un ulteriore potenziamento del sito come centro internazionale di eccellenza ingegneristica per soluzioni modulari, specializzato in EPC LSTK. Arkab-ABB hanno confermato che non è prevista nessuna modifica della situazione attuale degli uffici di Sesto San Giovanni e Genova.
Con riferimento al mercato, sono in corso partnership in consorzi per l’acquisizione di nuove commesse e lo sviluppo del mercato di riferimento, a tale proposito Arkad ha già avviato discussioni esplorative con altre tre aziende italiane in merito a potenziali partnership per l'accesso a opportunità in Arabia Saudita e all’estero.
Le OOSS hanno in parte espresso preoccupazione per questi passaggi, per i quali hanno chiesto visibilità, in quanto questa operazione secondo le stesse, non darebbe chiare prospettive sul futuro e sul mantenimento della situazione attuale. Le OOSS hanno altresi preso atto del fatto che ABB non abbia risposto alla richiesta esplicita di farsi carico dei dipendenti di Arkad-ABB in caso di fallimento dell progetto JV.
I Rappresentanti di ABB-Arkad hanno confermato l’intenzione di svilupparsi con le competenze esistenti, chiarendo che si pone la sfida di un mercato molto competitivo, su cui tutti hanno le adeguate professionalità e su cui ciascuno dovrà fare la propria parte. La promessa fatta che Arkad darà 35.000 ore di attività ad Arkad-ABB.
Le Regione Lombardia, ha comunicato che da questa illustrazione appare un progetto finalizzato a sviluppare la situazione esistente, ha confermato la propria disponibilità ad incontrare i rappresentanti Arkad-ABB per avviare sul territorio una interlocuzione costruttiva.
Il Mise in conclusione conferma che a quanto indicato, l’operazione è finalizzata a dare prospettive di crescita che si auspica siano concretizzate, il tavolo rimane comunque aperto per seguire il progetto qualora le parti ne facciano richiesta.