Questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari per la fruizione dei contenuti. Per maggiori informazioni leggi l'informativa sul trattamento dei dati personali.

Privacy Policy
Governo italiano
Seguici su
Cerca

In data 13 aprile 2018 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto l’incontro riguardante la società Omba Impianti & Engineering S.p.A. La riunione è stata presieduta dal dott. Giampietro Castano, responsabile della Struttura per le Crisi di Impresa. Hanno partecipato la dott.ssa Paola Capone del Ministero dello Sviluppo Economico, il dott. Enrico Montagner, in rappresentanza della Regione Veneto, il dott. Ernesto Ferretto, Sindaco del Comune di Torri di Quartesolo, la dott.ssa Silvia Carampin, Assessore al Bilancio del Comune di Torri di Quartesolo. Per Omba Impianti & Engineering S.p.A. ha partecipato l’ing. Carlo Di Paolo, in qualità di liquidatore della società. E’ intervenuto il dott. Alessandro Caldana, in qualità di Commissario giudiziale della procedura di concordato. Hanno, altresì, partecipato le OO.SS di categoria, nazionali e territoriali, e le R.S.U.

Il rappresentante del MiSE ha immediatamente accolto positivamente l’accordo - concluso presso la Regione Veneto - di sospensione per trenta giorni del termine di chiusura della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo, così come auspicato nell’ultimo incontro presso il MiSE. Questo ha permesso la presentazione di ulteriori manifestazioni di interesse volte all’acquisizione di “Omba”. Particolarmente significative sono quelle riconducibili a quattro società che, dopo aver visitato l’azienda, hanno firmato un NDA ed avuto accesso alla Data Room. A queste si è aggiunta, da ultimo, la manifestazione di interesse di un gruppo di manager di “Omba” che, mediante la costituzione di una apposita società, prenderebbe in gestione l’azienda per traghettarla fino al rilancio. Ha, altresì, chiarito che la valutazione e la individuazione di una possibile soluzione della crisi non possa prescindere dal coinvolgimento della proprietà di Omba che è stata ripetutamente contattata senza riuscire ad ottenerne un coinvolgimento diretto nella vertenza.

La società ha immediatamente fatto sapere che, a seguito dell’ultimo incontro presso il Mise ed in tendenza con quanto già stava avvenendo dopo l’avvio della procedura di cui alla l. n. 223/1991, il numero di dipendenti si è ulteriormente ridotto fino ad 84. Riguardo alle manifestazioni di interesse, ha confermato quanto affermato dal rappresentante del Mise. Ha precisato, inoltre, che una delle società interessate all’acquisizione dell’azienda sta predisponendo un piano economico e finanziario e valutando la possibilità di richiedere la trasformazione del concordato sostanzialmente liquidatorio in un concordato in continuità aziendale. Il rappresentante di “Omba” ha, altresì, fatto sapere che il Giudice Delegato ha concesso il termine di 90 gg per la predisposizione del Piano Concordatario.

Le OO.SS., in primo luogo, hanno chiesto la sospensione della procedura di licenziamento collettivo per poter recuperare del tempo necessario a raggiungere un accordo con uno dei potenziali investitori. Hanno palesato, inoltre, una forte preoccupazione per l’eccessivo numero di dipendenti che stanno lasciando l’azienda. Tale situazione potrebbe causare la perdita del Know-How aziendale tale da ridurre il valore di “Omba” fino a renderla una vera e propria scatola vuota, pertanto, “non appetibile” per i potenziali investitori.

A questo punto dell’incontro è intervenuto, in conference call, il dottor Alessandro Caldana che ha risposto ai vari quesiti dei presenti. In particolare, ha chiarito che dall’avvio del procedura di Concordato - fine dicembre 2017 - ben 15 soggetti hanno mostrato interesse all’acquisizione di “Omba”, tuttavia, solo 4 di questi hanno mostrato un interesse verso tutti gli asset aziendali e contestualmente firmato un NDA ed avuto accesso alla Data Room. Sempre su richiesta dei presenti, il Commissario giudiziale ha chiarito che la conclusione delle operazioni peritali per la valutazione aziendale potrebbe avvenire entro la fine di aprile. Ha precisato che il valore di “Omba” è legato, tra l’altro, ai suoi macchinari, non facilmente reperibili in altre aziende del settore, e ad alcune sue commesse che sono riconducibili a società che versano in Concordato. Quest’ultimo aspetto contribuirà, senz’altro a diminuire il valore dell’azienda.

Si è soffermato sulle diverse manifestazioni di interesse presentate, precisando che la richiamata iniziativa del gruppo di manager di “Omba” potrebbe essere una soluzione percorribile in quanto è quella più velocemente realizzabile e soprattutto, permetterebbe un facile rilancio aziendale perché guidata da persone dotate di elevata professionalità maturata proprio in “Omba. La praticabilità di questa soluzione richiede un Piano Industriale in grado di dimostrare il rilancio aziendale, un capitale iniziale di circa Euro 3 milioni, una somma ulteriore per potere avviare l’azienda unitamente ad una garanzia fideiussoria.

Le OO.SS. hanno auspicato l’intervento della Proprietà per addivenire velocemente ad un soluzione. Il suo intervento darebbe senz’altro una spinta all’avvio delle trattive con i potenziali investitori che in questo modo avrebbero un vero e proprio interlocutore interessato alla cessione e non, invece, alla chiusura definitiva.
La Regione Veneto ha preso atto che dal quadro delineato nel corso della riunione vi sono le condizioni per addivenire ad una soluzione ed, a tal fine, ha invitato l’azienda a prendere seriamente in considerazione tutte le possibili soluzioni alternative alla chiusura aziendale.

Il Sindaco del Comune di Torri di Quartesolo ha condiviso l’intervento delle OO.SS e della Regione Veneto, sottolineando il rinnovato sforzo che deve porre in atto l’azienda per trovare una soluzione.

Il rappresentante del Mise ha accolto tutte le osservazioni dei presenti. Ha sottolineato che, alla luce del quadro delineato nel corso della riunione, vi sono tutte le condizioni per evitare la chiusura aziendale ed il licenziamento dei lavoratori. In particolare, ha richiamato il rappresentante di “Omba” a prendere seriamente in considerazione le richiamate manifestazioni di interesse e ad assumere un atteggiamento collaborativo con i potenziali investitori affinché si possa dare avvio a trattative serie e concrete. Ha nuovamente sottolineato che la soluzione alla crisi potrebbe essere individuata più velocemente con il coinvolgimento della Proprietà di Omba. A tal fine, è opportuno sottolineare che la proprietà dell’immobile, asset fondamentale per la continuità aziendale, è rimasta in capo ad una società riconducibile alla “famiglia Malacalza”, a cui è stato più volte di favorite la “rinascita” di OMBA, ma fino ad ora nessuna risposta.

Ha concluso l’incontro auspicando che nelle prossime ore chi può favorire il salvataggio di molte decine di lavoratori, lo dica subito così da permettere di individuare rapidamente una soluzione alla crisi aziendale. L’incontro è stato aggiornato ad una data che verrà comunicata a breve. Intanto il Ministero continuerà a seguire attentamente la vicenda e a collaborare con tutte le parti al fine di addivenire velocemente ad una soluzione della crisi aziendale.

Questa pagina ti è stata utile?

Non hai validato correttamente la casella "Non sono un robot"
Torna a inizio pagina