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Documento: Verbale di riunione
Azienda: Exo Italia S.r.l.
Settore: Plastica
Numero dipendenti: 90
Data: 10 luglio 2018

Il 10 luglio 2018 si è svolto l’incontro riguardante l’azienda Exo Italia S.l.r. Erano presenti Chiara Cherubini del Ministero dello Sviluppo Economico, Mattia Losego di Veneto Lavoro della Regione Veneto, Marco Ferniani AD di Exo Italia, Elena Norbiato responsabile del personale di Exo Italia, assistiti da Daphne Diorio Borri dello Studio Legale Bird&Bird e da Stefano Sancio e Tommaso Gardin di Confindustria Padova. Erano inoltre presenti le OO.SS. nazionali e territoriali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL, unitamente alle RSU.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha richiamato l’incontro del 27 giugno u.s., in cui le parti e le istituzioni avevano chiesto formalmente all’azienda il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’utilizzo dello strumento degli ammortizzatori sociali per cercare congiuntamente soluzioni condivise. Nel corso del precedente incontro era stato proposto alle parti di incontrarsi presso la sede di Confindustria Padova per fornire una risposta.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiesto alle parti un resoconto dell’incontro svoltosi presso la sede di Confindustria Padova.

Le OO.SS. hanno condannato il rifiuto, nel corso dell’incontro presso Confindustria Padova, da parte dell’azienda di ritirare le procedure di licenziamento collettivo. Hanno inoltre dichiarato di considerare inaccettabile la proposta economica fatta dall’azienda di 12 mesi di incentivo all’esodo e l’offerta di 12 mesi di outplacement.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Veneto hanno ribadito la richiesta di ritiro o di sospensione della procedura di licenziamento collettivo per valutare congiuntamente eventuali soluzioni mirate al prosieguo delle attività produttive, oppure eventualmente alla reindustrializzazione.
Hanno poi chiesto all’azienda se erano stati fatti tentativi nel corso degli ultimi anni per gestire i costi di produzione poco concorrenziali che sono stati addotti come motivazione per la cessazione delle attività produttive in Italia e del loro trasferimento in paesi in cui i costi produttivi sono più concorrenziali.

Il Dott. Ferniani e l’avv. Diorio Borri hanno dichiarato che i tempi della procedura di licenziamento sono improrogabili e che, se nell’ambito dei tempi della procedura di licenziamento ci saranno proposte, queste verranno trasmesse alla proprietà. Hanno infine ribadito che non ci sono spazi per l’uso di ammortizzatori sociali se questo comporta il ritiro della procedura. Hanno inoltre aggiunto che l’offerta economica fatta dall’azienda è negoziabile.
Infine hanno dichiarato che negli ultimi anni è stato sviluppato un progetto di automazione dei macchinari per il quale non sono stati richiesti gli incentivi disponibili per Industria 4.0 in quanto non è mai partito.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha condannato l’atteggiamento di rifiuto al dialogo con le parti e con le istituzioni da parte dell’azienda sottolineando che non è stata data evidenza, da parte dei rappresentanti dell’azienda Exo Italia, di aver trasmesso alla proprietà le proposte emerse in sede istituzionale riguardo all’uso degli ammortizzatori sociali per cercare insieme alle parti sociali una soluzione condivisa, anche strumenti nazionali e regionali di supporto agli investimenti per introdurre innovazioni per migliorare l’efficienza produttiva e ridurre i costi, ed eventualmente anche per cercare soluzioni per la reindustrializzazione del sito.

 

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