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In data 25 Giugno 2018 si è tenuto un incontro sulla situazione della KME, con particolare riferimento allo stabilimento di Fornaci di Barga. Alla riunione presieduta dal Dr. Castano, hanno partecipato la Dr.ssa Gatta del Mise, i Rappresentanti del Gruppo KME, la Dr.ssa Raffaghello e l’ing. Vincenzo Autelitano (Direttore Tecnico), l’avv. Fabrizio Grossi di Confindustia Alessandria, la dr.ssa Elena Lanfranchi di Confindustria Toscana Nord le OOSS nazionali a territoriali FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL nonché le RSU.

Il Gruppo operante in Italia occupa circa 1.000 dipendenti nel settore della metallurgia con riferimento ai settori della produzione di rame, ottone e prodotti speciali. Le criticità del Gruppo sono state determinate dalla grande esposizione alla concorrenza ed ai costi di energia, che rappresentano una voce molto importante dei costi di produzione; questi ed altri elementi hanno determinato risultati negativi (-18ml di euro nel 2016 e -8ml euro nel 2017).

L’azienda ha quindi presentato un piano di riorganizzazione e di rilancio dello stabilimento di Fornaci di Barga, basato su quattro pilastri fondamentali, che abbia come obiettivo la riduzione dei costi di produzione:

  • aumento dei volumi produttivi dello stabilimento;
  • autoproduzione di energia elettrica;
  • creazione di un polo sull’economia circolare;
  • recupero dell’occupazione.

Il progetto si basa su una attività di ricerca e di sviluppo industriale finalizzata alla realizzazione di nuovi processi/servizi ed al notevole miglioramento di quelli esistenti. Attraverso l’installazione di forni elettrici in sostituzione di quelli a gas e l’installazione di una centrale termica per l’autoproduzione di energia. Data l’alta presenza di cartiere intorno allo stabilimento di KME l’utilizzo del “pulper” per la produzione di energia elettrica, chiuderebbe sia la filiera della carta che quella del rame. L’investimento complessivo del piano ammonterà a circa 70 ml di euro, i tempi di realizzazione previsti sono quantificabili in 18/24 mesi.

L’azienda ha però comunicato che al termine dei Contratti di Solidarietà vi sarà un esubero di 140 addetti sugli stabilimenti di Fornaci di Barga (90 verificare dato), di Serravalle Scrivia e del Centro direzionale di Firenze.

Il Dr. Castano ha evidenziato che con la legislazione attuale non esiste la possibilità di prorogare gli ammortizzatori, ma ha anche detto che nessun lavoratore dovrà rimanere a casa, anche alla luce del fatto che l’azienda ha presentato un ingente piano di investimenti. Si dovrà lavorare quindi per trovare una soluzione che rispetti questa condizione.

Le OOSS hanno ribadito la necessità di non lasciare a casa nessuno puntando sulla continuità degli ammortizzatori. Il prossimo incontro è fissato presso il Mise in data 5 luglio p.v. per la verifica della situazione con riferimento alla richiesta di individuare soluzioni alternative alla diminuzione dell’occupazione.

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