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In data 4 giugno 2018  si è svolto presso il Mise un incontro relativo alla situazione Honeywell. Alla riunione presieduta dal  Cr. Castano, hanno partecipato la Dr.ssa Gatta del Mise, La Drssa Cirelli del Ministero del Lavoro, il Vice Presidente Lolli ed il Dr. Innaurato, il Dr. Diotallevi di Invitalia, i Rappresentanti dell’Azienda Honeywell Dr. Scopigno assistiti dal Dr. Cirieco e dal Dr. Sportoletti della Sernet, le OOSS nazionali e territoriali della FIM-Cisl, Fiom-Cgil, Ulm-Uil, nonche le RSU.

Il apertura di riunione la Dr.ssa Cirelli ha motivato le ragioni per le quali non è stata accolta l’istanza di CIGS per crisi aziendale presentata dalla Honeywell.

Infatti il programma presentato dalla società è risultato sostanzialmente  finalizzato alla sola cessazione dell’attività di produzione di turbocompressori, senza il mantenimento di alcuna attività riconducibile alla produzione caratteristica di Honeywell ad Atessa.

La legge di riforma infatti (art.21 comma 1 , lettera B del Dlgs n. 148 del 2015) prevede che a decorrere dal primo gennaio 2016, il Trattamento di Cigs per crisi aziendale non può essere più richiesto nei casi di cessazione dell’attività produttiva dell’azienda o di un ramo di essa e quindi è necessario che almeno una parte della produzione rimanga in essere, anche se minima.

Il secondo punto da esaminare ha riguardato lo stato di avanzamento del processo di reindustrializzazione previsto dall’accordo sindacale. Gli “advisor” dell’Azienda (Dr. Sportoletti e dR. Cirieco) hanno presentato gli esiti delle attività di “scouting” finalizzate all’individuazione di nuovi soggetti imprenditoriali. I soggetti che hanno concretamente manifestato interesse sono parecchi, ma per ora solo tre hanno concretizzato il loro interesse in vario modo. Tuttavia non hanno ancora presentato un piano industriale e non hanno autorizzato a rivelare la loro identità. All’inizio del prossimo mese si terrà presso il Mise una ulteriore riunione nella quale verranno illustrai in modo dettagliati i piani industriali.

Le OOSS hanno fatto presente che i dieci messi di Cassaintegrazione sarebbero stati funzionali in modo decisivo alla reindustrializzazione, fermo restando l’adeguamento della richiesta da parte di Honeywell al Ministero del Lavoro ai fini della concessione della Cassa integrazione, in mancanza di questo le OOSS chiedono alternativamente che la Honeywell non proceda ai licenziamenti e tenga a libro paga i lavoratori regolarmente, in questo caso (per i 10 mesi) c’è una disponibilità delle OOSS alla limitata riduzione degli incentivi all’esodo. 

In conclusione, il Dr. Castano e la Regione Abruzzo, hanno chiesto che nell’arco di 48 ore l’azienda si pronunci in merito alla richiesta delle OOSS, in quanto viene giudicato estremamente iniquo addebitare ai lavoratori la permanenza alle dipendenze dell’azienda e viene mantenuta la richiesta di non procedere ad i licenziamenti.

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